Pellet di canapa: un sostituto del legno

Con l’arrivo dell’inverno gli italiani sono sempre più preoccupati per il costo delle bollette, in particolare quella del gas. Molte famiglie sono corse ai ripari acquistando stufe a pellet, con la conseguenza che il costo è aumentato con l’aumento della richiesta.

Mentre 15 kg di pellet avevano un costo tra i 3 e i 4 euro, attualmente la stessa quantità è arrivata a costare sopra i 10 euro. Fortunatamente, però, ci sono delle valide alternative a quello tradizionale che permettono di risparmiare, tra cui una tipologia poco conosciuta che è il pellet di canapa.

I canadesi sono i primi produttori di pellet di canapa, creando anche il primo impianto di trasformazione, anche se questa pratica si sta diffondendo anche nei Paesi europei. Questo si ottiene dalla lavorazione del gambo della canapa, separando i materiali presenti nel canapulo. Semi e fiori vengono poi lasciati essiccare per alcuni mesi, per poi essere triturati.

Rispetto al materiale impiegato, il pellet di canapa permette l’emissione di alte percentuali di calore e il sottoprodotto della combustione può essere usato come fertilizzante. Si tratta di una risorsa economicamente efficiente poiché la canapa cresce molto velocemente (bastano appena 5 mesi di crescita per poter poi essere tagliata), rendendola così un valido alleato per contrastare il caro energia.

Intervista a Franco Greenhouse
Intervista a Franco Greenhouse