Il lupo torna nel Parco Nazionale del Circeo e viene stilato un vademecum nel caso che si incontri da vicino l’esemplare. Le regole da ricordare sono poche, chiare e affidate al Parco. Un modo per tutelare gli escursionisti, ma anche la specie protetta del lupo. Quest’ultimo non può essere né cacciato né ucciso secondo la normativa nazionale e dell’Unione Europea. I lupi non pensano che gli uomini siano prede per loro e quindi non attaccano. Così sono diffidenti e se riescono si tengono a distanza di sicurezza.

 

In Italia, dove si registra la presenza di lupi anche nelle zone più antropizzate, gli avvistamenti restano poco frequenti e non sono mai stati documentati incidenti con persone negli ultimi settant’anni. Come per tutti gli animali selvatici, non bisogna avvicinarsi o lasciare a disposizione del cibo. Nella maggior parte dei casi il lupo si allontana spontaneamente.

vademecum

 

 

Per far allontanare il lupo basta parlare a voce alta e agitare le braccia. Poi quando si sarà allontanato, evitare di seguirlo o di contrastare con il suo comportamento. In caso che ci siano dei cuccioli di lupo o che l’esemplare stia mangiando sempre meglio non disturbarlo.

Se sono presenti più lupi, allora meglio restare in silenzio o guardare senza disturbare. Se si ha un cane meglio tenerlo al guinzaglio, visto che i lupi potrebbero vederli come rivali arrivando a ucciderli o a ferirli. Emessa la normativa per regolare quindi l’ingresso con i cani dentro il Parco Nazionale del Circeo. Il Parco ha assicurato che il numero di lupi presenti è stabile e si tratta di un solo branco.