Secondo un’indagine di GfK Sinottica il 58% delle famiglie italiane è iscritta ad almeno una piattaforma di video on-demand: tra Netflix, Prime Video, DAZN e via dicendo. Il dato è in crescita e sottolinea come ormai lo streaming abbia fatto breccia nel cuore degli italiani.
Quasi 6 famiglie su 10 sono abbonate ad almeno un servizio di streaming on-demand. Rispetto al 2020 il dato è in crescita del 10%.
In due anni il numero di abbonati alle piattaforme VoD è cresciuto del 10%. Non esiste, ad ogni modo, un unico ‘abbonato tipo’. Le piattaforme raccolgono pubblici talvolta molto diversi tra di loro.
Ad esempio DAZN ha un pubblico composto prevalentemente da maschi con un’età media di 47 anni. Storia diversa per Netflix e Disney+ che hanno un pubblico più eterogeneo e giovane: gli abbonati in media non superano i 41 anni.
Netflix intercetta un pubblico molto vario con appassionati di argomenti molto diversi tra di loro: dai videogiochi alla moda, passando per la musica, il cinema e i viaggi. Prime Video pesca da un’utenza più specifica: fa breccia tra gli appassionati di tecnologia e scienze.
La classifica delle piattaforme VoD più usate in Italia
Ciononostante, è proprio Amazon Prime Video la piattaforma per lo streaming on-demand più diffusa in Italia. Il servizio raggiunge il 46% delle case degli italiani iscritti ad almeno un servizio di VoD, forse anche grazie alla grande popolarità di Amazon Prime, il pacchetto di offerte, servizi e prodotti digitali del colosso dell’e-commerce.
Segue subito dopo Netflix, che è presente nelle case del 33% delle famiglie prese in considerazione. Al terzo posto troviamo invece Disney+.
Ma questi sono i dati sul numero di abbonati. La storia si fa molto diversa se prendiamo in considerazione la fruizione effettiva (o l’audience, se preferite) di queste piattaforme. In questo caso Netflix e Prime Video si scambiano di posizione, mentre Disney+ rimane saldo all’ultimo posto del podio.