Durante il weekend PayPal aveva annunciato un importante e controverso aggiornamento delle sue policy, introducendo una sorta di multa di massimo 2.500 dollari nei confronti degli utenti ritenuti responsabili di diffondere notizie false.
Dopo l’accesa e prevedibile reazione di molte persone – specie negli ambienti della destra statunitense -, PayPal ha annunciato che le nuove policy non entreranno più in vigore, aggiungendo che la sanzione era stata solamente discussa internamente e che non avrebbe dovuto far parte della versione finale del nuovo regolamento.
La nuova policy – così come descritta dai nuovi termini del servizio – prevedeva che PayPal potesse prelevare fino a 2.500 dollari dal conto corrente degli utenti nel caso in cui questi siano ritenuti responsabili di aver inviato, diffuso o pubblicati messaggi, contenuti multimediali o altro materiale in grado di promuovere la disinformazione.
Le reazioni della destra americana e il tonfo in borsa
Le nuove regole sono state accolte con grande scetticismo e altrettanto sdegno. Un po’ perché è effettivamente inquietante che un’azienda privata si arroghi il compito di sanzionare delle condotte che spesso nemmeno il legislatore ritiene illecite e un po’ perché la definizione di disinformazione è piuttosto labile e una policy di questo tipo si presterebbe ad abusi di ogni sorta.
Stop using PayPal and look for alternatives. They were ready to steal $2500 of your money on the pretext that you have the wrong opinions. Sick bastards! They only backed down because they got busted. Let’s bust them some more so the lesson really sinks in!
— Dinesh D'Souza (@DineshDSouza) October 9, 2022
This is bizarre and scary. Talk about chutzpah…PayPal gets to decide what it's users say and then penalize them? Get out of here. I'm canceling them today. pic.twitter.com/aI67Mvsfci
— Charles V Payne (@cvpayne) October 9, 2022
In particolare, diverse personalità di destra e siti come il The Daily Wire hanno alimentato il sospetto che una policy di questo tipo sarebbe stata utilizzata per perseguire i conservatori statunitensi. Le critiche non sono arrivate soltanto dagli attivisti di destra. David Marcus – che di PayPal ne è stato a lungo il presidente – su Twitter ha definito la nuova policy “una follia”, aggiungendo che andava “contro ogni cosa in cui credo” e che un’azienda privata non ha il diritto di “togliere dei soldi alle persone”.
It’s hard for me to openly criticize a company I used to love and gave so much to. But @PayPal’s new AUP goes against everything I believe in. A private company now gets to decide to take your money if you say something they disagree with. Insanity. https://t.co/Gzf8faChUb
— David Marcus (@davidmarcus) October 8, 2022
Con una nota, PayPal ha confermato che la nuova policy non entrerà mai in vigore e che si sarebbe trattato di un errore. La multa sarebbe stata effettivamente discussa internamente e faceva parte di una prima bozza delle nuove regole, che tuttavia, nella loro versione finale, non avrebbero dovuto includere il riferimento alla disinformazione o ad una qualsiasi forma di sanzione pecuniaria.
Ma la diffidenza rimane. Il passo falso di PayPal ha di fatto rafforzato la già forte diffidenza che molti americani di destra nutrono nei confronti delle grandi aziende tech. Sui social sono moltissime le persone che hanno dichiarato di aver cancellato il loro account — anche se non abbiamo dati precisi sulle dimensioni di questo fenomeno. Nel corso di queste ore, PayPal ha perso circa il 6% in borsa — quasi 5 miliardi di capitalizzazione di mercato.