Alimenti confezionati: nuove misure per ridurre zucchero e sodio

zucchero e sodio nei cibi confezionati

Attualmente solo il 5% degli alimenti confezionati è considerato sano. La Food and Drug Administration, negli Stati Uniti, ha dato il via a una nuova proposta che modifica i criteri secondo cui gli alimenti confezionati sono considerati sani. Lo scopo è attualizzare l’approccio alla nutrizione e diminuire le malattie associate alla dieta.

La definizione di alimento confezionato sano si lega a quella del 1994. Un alimento confezionato per essere considerato sano deve avere quantità limitate di grassi totali, grassi saturi, colesterolo e sodio. Inoltre, deve fornire almeno il 10% dell’apporto quotidiano di vitamina A, C, calcio, ferro, proteine o fibre alimentari.

È stata introdotta una novità sul limite di zuccheri aggiunti. In pratica, non più di 2,5 grammi per porzione, che variano a seconda del cibo. Anche il sodio non deve superare 230 milligrammi per porzione e dà limiti per grassi saturi, a seconda del tipo di alimento. Frutta e verdura cruda si qualificano automaticamente,

Nasce però una diatriba con pareri contrastanti. Tanto di cappello a questa nuova introduzione sul limite degli zuccheri aggiunti, ma sussiste il problema dell’etichetta. I consumatori potrebbero pensare subito che un alimento senza l’etichetta con la denominazione “sano” sia nocivo per la salute. Si dovrà quindi risolvere questo discriminante dilemma.

 

 

Curva glicemica: livelli di misurazione
Curva glicemica: livelli di misurazione
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