Un’indagine condotta da ISPRA ha effettuato 16’962 prelievi di acqua in 4775 punti diversi. I campioni sono stati sottoposti ad analisi per 426 sostanze inquinanti, di cui ne sono state ritrovate 299. I pesticidi sono stati ritrovati nel 77,3% dei campioni di acque superficiali e nel 32,2% dei campioni di acque sotterranee. Le sostanze maggiormente ritrovate sono insetticidi, rispetto al passato in cui erano gli erbicidi le sostanze più diffuse.

Queste sostanze sono dannose per l’ambiente, la fauna e la flora. Secondo Thomas Marino, co-founder di The Circle, la più estesa azienda agricola acquaponica del continente, anche le minime concentrazioni di queste sostanze può essere dannosa, ma andrebbero tenuti sotto controllo anche i livelli di microplastiche, metalli pesanti e antibiotici che possono essere dannosi per l’ecosistema.

L’obiettivo di The Circle è quello di promuovere nuove tecnologie allo scopo di monitorare l’inquinamento delle acque nel settore agricolo per renderla sostenibile nei confronti delle generazioni future. L’acquaponica è una soluzione agricola incentivata dall’Unione Europea in cui l’uso di materiale organico prodotto dai pesci al posto dei diserbanti e dei fertilizzanti di sintesi ha un ruolo centrale.