In Europa le antiche sepolture di neonati sono molto rare, ma una nuova scoperta suggerisce che i bambini appena nati venissero trasportati con delle imbracature già 10’000 anni fa. Una sepoltura recentemente ritrovata ha aggiunto una nuova prova all’ipotesi che già nell’era preistorica venissero usati dei marsupi per trasportare i neonati, anche se i fossili non contengono prove dell’esistenza di questi dispositivi.

Gli archeologi hanno ritrovato la tomba nel 2017 all’interno della grotta Arma Veirana in Italia. La bambina è stata soprannominata “Neve” ed è, secondo le impronte dentali, la bambina più grande sepolta in Europa. L’elevato numero di perline e conchiglie con cui è stata ritrovata fa pensare che la bambina fosse molto amata nella sua comunità.

Nuove analisi hanno messo in luce come la bambina, nella sua breve, vita sia stata trasportata all’interno di una tracolla adornata di conchiglie. Anche se del tessuto oggi non è rimasto nulla, i fori sulle conchiglie fanno pensare che queste siano state cucite su un qualche oggetto in tessuto o pelle animale.

Secondo i ricercatori guidati dall’antropologa Claudine Gravel-Miguel dell’Arizona State University, le conchiglie fanno pensare a una tracolla per trasportare la bambina per diversi motivi. Alcune delle conchiglie sono state ritrovate nascoste dalle gambe della bambina che erano ripiegate sopra l’addome, rimandando all’idea di una parte di un indumento o a una fascia.

Altre conchiglie invece sono state ritrovate ricurve intorno all’osso del braccio, forse tracciando il contorno del tessuto a cui una volta erano legate. Un controllo più attento di queste conchiglie suggerisce che oltre ad essere ben indossate, sono state utilizzate per un periodo maggiore rispetto all’età della bambina. Si pensa così che la neonata sia stata sepolta direttamente con quella che era la fascia con cui veniva trasportata.