Rispondendo alle critiche di chi lo accusava di non star facendo abbastanza per la transizione elettrica, Akio Toyoda ha (per l’ennesima volta) tirato una serie di due stoccate contro gli entusiasti delle auto elettriche. O, per meglio dire, contro quella parte della politica che vuole arrivare ad uno stop alla vendita delle auto endotermiche già entro il 2035.
Toyota non ha mai fatto mistero – per voce del suo N.1, peraltro – di nutrire un discreto scetticismo nei confronti della ‘rivoluzione elettrica’. La casa automobilistica è stata pioniera della tecnologia ibrida, ma ha scelto di rimanere indietro nella corsa alle auto elettriche. Quest’anno Toyota ha presentato i suoi primi veicoli completamente elettrici: il SUV bZ4X e la recente berlina bZ3.
Negli anni passati, l’AD di Toyota aveva sostenuto pubblicamente che la transizione elettrica avrebbe causato un enorme perdita di posti di lavoro in Giappone. «La transizione verso l’elettrico mette a rischio l’esportazione di oltre 8 milioni di veicoli all’anno», aveva poi aggiunto nel 2021.
In questi giorni, il N.1 di Toyoda ha accusato i politici che hanno deciso di vietare le auto endotermiche a partire dal 2035 di essere irresponsabili e di portare avanti una narrazione semplicistica e ingenua. «Se vogliamo affrontare questo discorso», ha detto parlando dell’ambiziosa deadline fatta propria anche dall’UE, «io penso che si tratti di un obbiettivo molto difficile da raggiungere».
Il CEO di Toyota paragona le auto elettriche alla guida autonoma. “I media ci avevano fatto credere che sarebbe arrivata in pochi anni, ma non è mai arrivata”.
Il CEO di Toyota paragona le auto elettriche alla guida autonoma: «secondo quello che raccontavano i giornalisti, tutti noi le dovremmo già guidare da anni. Prima di diventare mainstream le elettriche, a loro volta, impiegheranno molto più tempo di quanto ci vogliano far credere». Anche per questo motivo, Akio Toyoda ha confermato che la sua casa automobilistica continuerà a puntare sui motori endotermici per ancora molti anni.