Starlink ora è disponibile, letteralmente, in tutti i continenti: inclusa l’Antartide. A dare l’annuncio con meritato orgoglio è Elon Musk. La notizia è vera, ma bisogna comunque mettere qualche puntino sulle i: ad esempio, in Asia e in Africa non è ancora disponibile in tutti i paesi.

Storia diversa per America, Nord e Sud, Oceania e ovviamente Europa. E poi l’Antartide, dove sono stati avviati da qualche giorno alcuni test presso la stazione di McMurdo, un avamposto dove vengono condotte osservazioni ed esperimenti scientifici in condizioni meteo estreme e, per usare un eufemismo, inospitali.

La lista dei Paesi raggiunti dai satelliti di Starlink diventa ogni mese sempre più estesa. I prossimi candidati sono Mozambico e Nigeria, dove Starlink verrà attivato a brevissimo. Si parla di non più tardi della fine del 2022. Poi tocca alle Filippine.

La cartina disponibile sul sito ufficiale di Starlink mostra ancora un’estesissima area grigia (il colore scelto per i paesi dove non è presente) che probabilmente non verrà colmata nell’immediato futuro: la Russia, stato che, di fatto, si è auto-isolato dopo l’aggressione militare ai danni dell’Ucraina. La costellazione di Starlink conta già 3.000 satelliti, ma l’obiettivo (con qualche preoccupazione di scienziati e politici) è di arrivare ad oltre 50.000 nel corso dei prossimi anni. Un’importante accelerata arriverà dallo sviluppo dello Starship, il colossale veicolo di lancio completamente riutilizzabile della SpaceX.

Interpellato dagli utenti di Twitter, Elon Musk si è detto aperto alla possibilità di portare Starlink anche negli ‘stati canaglia’, come Cuba e Iran, attualmente sottoposti ad embargo e sanzioni. Ovviamente dipenderà dall’eventuale nullaosta del governo degli Stati Uniti.