Truffe online: fenomeno in aumento che preoccupa le aziende

truffe online

L’azienda americana Stripe ha esaminato i dati relativi a miliardi di transazioni online nel periodo dal 2019 al 2021. Coinvolte 2.550 aziende di 9 paesi. Registrati oltre 640 miliardi di dollari di pagamenti nel 2021, un +60% in più rispetto all’anno precedente. Tali pagamenti derivano da un gruppo di imprese in rapida crescita. Quest’ultima ha creato più opportunità per i truffatori. Così il numero delle aziende che devono affrontare tali frodi nell’e-commerce sono in netto aumento.

In pratica, quasi tre quarti delle aziende hanno impiegato risorse nella gestione delle frodi. Più della metà delle imprese hanno ridotto i piani di espansione. Si attesta che il 72% subirà più perdite per frode nel 2022 rispetto al 2021. In più, il grado di sofisticatezza delle frodi cambia molto da mercato a mercato.

 

Nonostante l’economia stia rallentando, i truffatori non sembrano seguire la stessa traiettoria. È quindi fondamentale per le aziende massimizzare il valore di ogni centesimo, speso o guadagnato, respingendo il maggior numero possibile di truffatori senza bloccare i clienti in buona fede. Il nostro studio dimostra che è possibile farlo. Più della metà delle aziende intervistate ha riferito che quella relativa alle frodi è una preoccupazione destinata a crescere in futuro. Questa contingenza, all’interno della quale il rischio è in costante evoluzione, ha avuto un impatto particolare sulle aziende che offrono prodotti o servizi su modelli a sottoscrizione o abbonamento (sia B2B che B2c). Come indicato dalla ricerca, queste aziende sono le più soggette alle frodi, poiché è più alta la probabilità che si tratti di prodotti o servizi di brand molto noti, in quanto è più semplice per i truffatori rivendere questi stessi beni o servizi una volta rubati (ad esempio acquistare un abbonamento digitale con una carta di credito rubata, per poi venderlo a prezzo inferiore).

Will Megson, product lead di Stripe Radar

 

 

Di conseguenza c’è un altro problema. Quando il numero delle frodi cresce, dall’altra cresce anche la probabilità di bloccare pagamenti illegittimi. Così si sono impostati modelli anti-frode per le esigenze di ogni singola azienda. In poche parole, più i margini di profitto sono alti, meno sensibile dovrebbe essere il modello anti-frode. Risulterebbe, altrimenti, maggiore la probabilità di errori da parte degli acquirenti. Un altro modo per mitigare il rischio di frode è un’attenta revisione manuale di ogni addebito segnalato. Ciò però richiederebbe costi non indifferenti.

 

 

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