Stagioni: differenza tra astronomiche e meteorologiche

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Prendiamo in esame l’autunno 2022. Per i comuni mortali e gli astronomi avrà inizio il 23 settembre, mentre per i meteorologi il primo settembre. In pratica, sembra trattarsi di una regola fissa. Il primo giorno del mese in cui cade la stagione astronomica, allora cade l’inizio di ogni singola stagione. Perché allora c’è questa differenza di date tra stagioni metereologiche e astronomiche?

Il primo motivo è la distribuzione delle alte e basse pressioni della stagione presa in esame. Di solito le pressioni iniziano a mostrare segnali dell’arrivo della nuova stagione due o tre settimane prima dell’equinozio o del solstizio. Il secondo motivo per cui si predilige far iniziare le stagioni metereologiche a inizio mese sono gli studi statistici. Le stagioni durano tre mesi e l’analisi del clima mensile viene fatta dal primo giorno all’ultimo del mese. Così è più saggio fare blocchi di tre mesi per ogni stagione.

In conclusione, inverno ed estate hanno inizio il 1 dicembre e il 1 giugno con termine l’ultimo di febbraio e di agosto. Primavera e autunno iniziano il 1 marzo e il 1 settembre con la fine l’ultimo di maggio e di novembre. Riassumendo, ecco le differenze tra stagioni astronomiche e quelle metereologiche. Stagioni astronomiche: 21 marzo-20 giugno (primavera), 21 giugno-22 settembre (estate), 23 settembre-21 dicembre (autunno), 22 dicembre-21 marzo (inverno). Stagioni metereologiche: 1 marzo- 31 maggio (primavera), 1 giugno-31 agosto (estate), 1 settembre-30 novembre (autunno), 1 dicembre- 28 (29) febbraio (inverno).

 

 

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