Ed anche per quest’anno il Festival di Venezia 2022 giunge alla sua conclusione e all’annuncio dei suoi vincitori. La 79esima edizione non ha mancato di sorprendere, deludere ed indignare. Una delle edizioni con la maggior partecipazione tra pubblico e accreditati, celebrando un vero e proprio ritorno alla “normalità” che ha visto sale piene al 100%, bagni di folla per il red carpet e lo star system in grande spolvero in queste due settimane di Festival.

Un’edizione nel cui centro tra le tematiche abbiamo trovato l’identità, la ricerca delle proprie radici e posto nel mondo, le relazioni genitori-figli ma anche la ricerca di libertà, indipendenza contro ogni pregiudizio e forma di oppressione.

Non sono mancate ovviamente le polemiche, i siparietti di cui avremmo fatto tutti a meno ma che, in fondo, fanno sempre colore, sia che si tratta di un regista permaloso che dei capricci tra attori su un set di un film mediocre (si, Olivia Wilde parliamo proprio del tuo film). Così come il solito carrozzone di influencer e modelli che con il cinema c’entrano poco e nulla. Eppure anche questo fa parte della cornice di Venezia e, per quanto si possa pensare, non oscura neanche per un secondo il cinema.

Ovviamente immancabili anche i soliti problemi tecnici per gli accreditati e la prenotazione dei posti. Incredibile come dopo tre anni, la Biennale non abbia ancora trovato un modo per rendere questo processo il meno folle possibile. Ed invece, dai primi giorni ci siamo trovati con sveglie alle 6:00 del mattino e file virtuali che nella prima giornata hanno anche superato le cinque ore.

Tutti problemi risolti strada facendo tra ore di sonno perse, la scarsità del cibo offerto dal Lido e la crescente oppressione creata dall’umidità e tempo ballerino.

Ma non importa, non importa. Ci lamentiamo sempre, e poi sempre siamo qui. Pronti a guardare tre film al giorno (a volte anche di più), saltare da un’intervista all’altra, battere ferocemente le dita sul tastiera per uscire con le recensioni in tempo. Scrivere, girare, montare, guardare.

Non importa perché ciò che importa è il cinema, la passione di creare storie sempre nuove, diverse e rappresentative. Il desiderio di perdersi in quella sala quando si spengono le luci e vivere nuove vite, nuove emozioni. Annullare ogni pensiero e lasciarsi semplicemente trascinare in quella manciata di ore dove non conta nient’altro se non il grande schermo la cui importanza, per fortuna, è ancora vitale per tanti.

E quindi grazie Venezia, grazie per tutto. Grazie anche quest’anno!

Ed ora bando alla ciance, e vediamo subito tutti i vincitori del Festival di Venezia 2022!

Festival di Venezia 2022 i vincitori: ecco chi sono

All the Beauty and the Bloodshed, la recensione: un fiore per coltello

Vi ricordo che la giuria di quest’anno del Festival di Venezia 2022 era formata dalla Presidentessa di Giuria Julianne Moore e dal regista, sceneggiatore e produttore argentino Mariano Cohn, dal regista e sceneggiatore italiano Leonardo Di Costanzo, dalla regista francese Audrey Diwan, dall’attrice iraniana Leila Hatami, dallo scrittore e sceneggiatore giapponese Kazuo Ishiguro e dal regista, sceneggiatore e produttore spagnolo Rodrigo Sorogoyen.

Leone D’oro

All the Beauty and the Bloodshed di Laura Poitras

Leone D’Argento Gran Premio della Giuria

Saint Omer di Alice Diop

Leone D’Argento Miglior Regia

Bones and all di Luca Guadagnino

Coppa Volpi per Miglior Interpretazione Femminile

Cate Blanchett per Tár di Todd Field

Coppa Volpi per Miglior Interpretazione Maschile

Colin Farrell per Gli spiriti dell’isola di Martin McDonagh

Premio alla Miglior Sceneggiatura

Martin McDonagh per Gli spiriti dell’isola

Premio Speciale della Giuria

No Bears – Gli Orsi non esistono di Jafar Panahi

Premio Marcello Mastroianni

Taylor Russell di Bones and all

Premio Orizzonti Miglior Film

La giuria di Orizzonti, e che ha assegnato i premi, è formata dalla presidentessa Isabel Coixet, Laura Bispuri, Antonio Campos, Sofia Djama, Edouard Waintrop.

World War III di Houman Seyedi

Premio Orizzonti Miglior Regia

Tizza Covi e Rainer Frimmel per Vera

Premio Orizzonti Speciale della Giuria

Pane e Sale di Damian Kocur

Premio Orizzonti Miglior Attrice

Vera Gemma per Vera di Tizza Covi e Rainer Frimmel

Premio Orizzonti Miglior Attore

Mohsen Tanabandeh per World War III di Houman Seyedi

Premio Orizzonti Miglior Sceneggiatura

Fernando Guzzoni per Blanquita

Premio Orizzonti Miglior Cortometraggio

Show in September di Lkhagvadulam Purev-Ochir

Premio del Futuro Luigi De Laurentis

Il Premio Luigi de Laurentis è assegnato dalla giuria formata dal regista Michelangelo Frammartino,
Jan P. Matuszynski, Ana Rocha de Sousa, Tessa Thompson, Rosalie Varda.

Saint Omar di Alice Diop

 

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