Previsioni allarmanti dichiarano che il settore dei trasporti è colpevole di un quarto delle emissioni globali di gas serra. Pare che entro il 2050 la domanda di trasporto aumenterà di tre volte. Diventa quindi sempre più difficile alleviare l’effetto climatico dei trasporti. L’Italia dovrebbe quindi pensare di imitare almeno in parte paesi come Olanda e Danimarca. Qui infatti l’uso della bici è promosso soprattutto anche per piccoli spostamenti quotidiani. Un beneficio per la salute di tutti.
Dai dati registrati, considerando un numero di bici pro capite, in cima alla classifica ci sono Danimarca, Olanda e Norvegia. Si parla di Paesi in cui il sistema dei trasporti funziona in modo direttamente proporzionale alle necessità della popolazione. Inoltre, dove l’uso della bicicletta è sintomo di cultura, ovvero della ricerca di una vita più ecologica e sana. La bici rappresenta un ottimo modo per evitare giri brevi in auto, per mitigare l’impatto ambientale dei trasporti, lottando anche contro la sedentarietà sociale.
L’Italia, purtroppo, registra un veloce aumento della possessione dell’auto rispetto a quello della bici. Basano i trasporti sull’automobile, nonostante un aumento di bici: Australia e Canada. Dall’altra Giappone e Svizzera prediligono i mezzi pubblici. Se tutti i paesi facessero come i danesi, allora andando in bici si risparmierebbero 414 milioni di tonnellate, pari all’86% delle emissioni dell’intera Germania. Si tratta di 1,6 km per la Danimarca al giorno, e uno in più per l’Olanda.
L’Olanda e la Danimarca registrano tassi di obesità davvero molto più bassi rispetto ad altri paesi. Il merito potrebbe essere collegabile anche alle biciclette. In pratica, si stima già che a livello globale si stanno evitando circa 170mila morti annuali grazie all’uso della bici. Questi potrebbero raggiungere i 430mila o i 780mila, se si arrivasse ai livelli di uso della bici di Danimarca e Olanda.