Le tartarughe e le testuggini hanno orecchie per sentire suoni e vibrazioni, anche se non si possono vedere. Un modo per farci capire meglio come questa specie di animale possa percepire il mondo intorno. Le tartarughe sono un mondo a sé molto antico tutto da scoprire.

Dove sono e come sono fatte le orecchie delle tartarughe? Le tartarughe non hanno un orecchio esterno, ovvero il padiglione auricolare, come quello dei mammiferi. Hanno invece piccoli lembi di pelle più o meno stratificati. Si tratta di timpani a contatto con l’aria. Sono piccole membrane elastiche che catturano l’onda sonora per trasmetterla all’orecchio medio. Quest’ultimo poi lo trasmette all’orecchio interno. Infine le onde sonore vengono elaborate e inviate al cervello.

Ecco che le tartarughe sono capaci di sentire il suono. I lembi di pelle citati hanno la funzione di protezione dell’orecchio da possibili danni esterni. Sono situati su entrambi i lati della testa dell’animale. Esattamente dietro gli occhi e proprio sulla piega finale della bocca.

I loro timpani sono in grado di percepire solo suoni a bassa frequenza, in media fra i 100 e i 700 Hertz. L’orecchio medio è formato da un solo osso chiamato columella collegato alla cavità orale. È simile ai tre ossicini dell’orecchio medio dei mammiferi: staffa, incudine e martello.

Inoltre, c’è da sottolineare che ci sia una differenza di udito fra tartarughe marine e testuggini terrestri. Quelle marine vivendo in acqua hanno un udito più sviluppato per frequenze più alte adattandosi al mezzo in cui viaggia il suono. In acqua le vibrazioni sonore viaggiano più rapidamente attraverso l’acqua piuttosto che nell’aria. Sott’acqua la densità varia a seconda della pressione, salinità e temperatura. Il suono viaggia più veloce nelle acque calde superficiali ed è più lento in quelle profonde e fredde. Lo dimostra anche uno studio che ha esaminato la differenza nell’udito della tartaruga verde sia dentro che fuori dall’acqua.