Monte Bianco: scalarlo con il caldo comporta una cauzione

scalare Monte Bianco

Chi volesse scalare il Monte Bianco con il caldo rovente estivo, dovrà pagare una cauzione. Una decisione presa per sostenere eventuali costi di soccorsi in caso di incidente.

La causa di tale questione è da associare ai turisti che ogni estate provano la scalata del Monte Bianco. Per la crisi del clima, i sentieri della scalata sono diventati un pericolo. Molti avventori tentano ugualmente la scalata mettendo a serio rischio la loro vita. Ci sono stati il divieto ai turisti e le raccomandazioni delle strutture di ricezione di impedimento d’accesso al sentiero sul monte fino al 15 agosto. Gli pseudo-alpinisti però fanno come gli pare. Provano la scalata davvero pericolosa con semplici scarpe da ginnastica e senza attrezzature adatte.

Ecco che il sindaco ha dovuto imporre un’ordinanza con una cauzione di ben 15mila euro per chi tenta l’ardua impresa. Un modo per anticipare eventuali costi di sepoltura e di soccorso che altrimenti graverebbero sulle tasche dei contribuenti. Non è giusto che i cittadini francesi si facciano carico delle spese causate da turisti avventati. Ecco fatta quindi una stima dei soccorsi alpini (10mila euro) e di quelli di un’eventuale sepoltura (5mila euro). Se i turisti tornano sani e salvi, allora i soldi saranno rimborsati.

 

Non bastano più le raccomandazioni, per questo c’è bisogno di passare ai fatti. Di fronte ai cambiamenti climatici, l’unica risposta è il rispetto e l’ascolto della montagna. Chiedo quindi ai delegati di questi servizi pubblici, dipartimenti, comuni, di far rispettare la legge e di esigere dai loro delegati di anticipare le aperture degli impianti di risalita ed estenderle affinché la stagione alpinistica si svolga prima e dopo le ondate di caldo, in primavera e in autunno.

Jean-Marc Peillex, sindaco del comune di San Gervasio, alle pendici francesi del Monte Bianco

 

 

 

Reinhold Messner
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