Sprechi alimentari: in Spagna approvata una legge per ridurli

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La Spagna riduce e previene gli sprechi alimentari. Approvato un nuovo progetto di legge che vedrà la frutta invenduta trasformarsi in marmellate e succhi. I ristoranti dovranno avere d’obbligo la Doggy bag. Il nuovo progetto di legge approvato dal Consiglio dei Ministri di recente, ora è al vaglio del Congresso dei Deputati e del Senato. La legge entrerà in vigore dal 2023 coinvolgendo medie e grandi imprese. Lo scopo è colmare gli errori presenti nei meccanismi della catena alimentare in tutte le sue fasi. Per chi trasgredirà ci saranno multe salatissime fino a 500mila euro.

 

Prevenire l’inefficienza nella catena alimentare che ha conseguenze economiche, ambientali e sociali.

Luis Planas, Ministro spagnolo dell’agricoltura, della pesca e dell’alimentazione

 

 

La base di un’economia circolare spingerà le imprese fino a che non prenderanno in considerazione il piano di prevenzione e riduzione spreco. Un modo intelligente per destinare alimenti ad altri utilizzi, avvantaggiando i consumatori. Nel 2020 i dati del MAPA (Ministero Agricoltura, Pesca e Alimentazione) registrano 1.364 milioni di kg di alimenti buttati via. Una media di 31 kg a persona. Nei negozi e in casa lo spreco è il 40% degli alimenti.

Oggi solo Italia e Francia hanno un regolamento nell’UE simile a quello spagnolo. In Italia l’unica iniziativa esistente è la legge 166/2016 (norma “antisprechi”). La prima a firmarla è stata l’Onorevole Maria Chiara Gadda. A differenza della Spagna tale legge si basa sulla promozione della disciplina alimentare in scuole e in campagne di comunicazione mirate. Inoltre, riduce la tassa dei rifiuti a chi dona cibo e diffonde l’uso della Doggy bag nei ristoranti.

 

 

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