L’Agenzia Spaziale Italiana ha finanziato Hermes. In Svezia, la Swedish Space Corporation ha organizzato la campagna di lancio. Si tratta di un aliante capace di volare in modo indipendente per raccogliere dati preziosi utili per l’astrofisica e lo studio dell’atmosfera. Il suo nome è Hermes, un nome che ricorda la divinità greca che portava i messaggi degli Dèi. Infatti, il nome si addice, perché l’aliante ha il compito di raccogliere e trasportare informazioni di esperimenti scientifici fatti a quote molto elevate nella stratosfera. Tutto è possibile immagazzinando le informazioni in memorie a stato solido.
Il suo primo test di volo è terminato con successo in Svezia nella base spaziale di Esrange. L’aliante è stato costruito all’interno del progetto Hemera. Un progetto europeo che vede 13 organizzazioni, coordinato da Cnes (agenzia spaziale francese). Ha lo scopo di realizzare una piattaforma su cui creare esperimenti scientifici tra atmosfera e spazio. Il lancio è avvenuto a bordo di uno Zero Pressure Balloon, payload italiano.
La comunità italiana scientifica così ha dimostrato di essere in grado di presentare progetti della scienza di alto spessore. La comunità italiana ha partecipato con 24 proposte (il maggior numero). Ha avuto il maggior numero di esperimenti selezionati per una percentuale superiore al 50%. Hermes ha un compito importante anche per test di cosmologia relativi a grandi quantità di dati, impossibili da trasferire con le attuali connessioni satellitari. Così si prevede il recupero di dati scientifici, anche in caso di perdita di esperimento. Hermes riesce anche a portare a bordo provette per campionare la stratosfera.