Diabete: nuova cura opzionale all’insulina
La terapia è associata alla proteina S100A9 che è in grado di migliorare il metabolismo in caso di mancanza di insulina.
L’università di Ginevra ha dichiarato l’arrivo di una nuova futura terapia per il trattamento del diabete. Si parla della prima vera alternativa all’insulina. Quest’ultima ha salvato milioni di persone diabetiche di tipo 1, ma anche forme più gravi. L’insulina però ha anche dei contro: non è facile dosarla e a lungo andare può essere causa di problemi al metabolismo e cardiovascolari.
Il diabete annualmente colpisce 4 milioni di italiani causando 80mila morti. Ecco che i ricercatori con questa nuova terapia alternativa hanno studiato meglio gli effetti della proteina S100A9. Tale sostanza sembra sia in grado di migliorare in maniera rilevante il metabolismo, in carenza di insulina. Già nel 2019 si era attestato che la proteina S100A9 avesse la capacità di regolare glicemia, chetoni, lipidi senza effetti collaterali insulinici. La sperimentazione di tale proteina è stata fatta sui topi diabetici.
È emerso che questa proteina agisce nel fegato. Attiva il recettore TLR4, che è collocato sulla membrana di alcune cellule, ma non sugli epatociti, le cellule caratteristiche del fegato.
Gloria Ursino, prima autrice dello studio
Ciò vuole dire che la proteina non deve entrare nel fegato per funzionare. La sua somministrazione quindi è possibile con una semplice iniezione. La carenza di insulina può causare un aumento improvviso dell’acidificazione del sangue e dei chetoni. Una patologia che colpisce tra il 2% e il 4% dei diabetici di tipo 1 ogni anno.
Negli individui diabetici con carenza di insulina, gli studiosi hanno rilevato un naturale aumento della proteina S100A9. Un aumento però non abbastanza elevato da portare benefici. Al momento gli scienziati combineranno la proteina con bassi dosi di insulina. La speranza è che un giorno la S100A9 si possa somministrare da sola.
- Diabete, presto nuova cura alternativa all’insulina (tg24.sky.it)