Un gruppo di archeologi ha scoperto ossa di renne della Preistoria e resti di mammut in una grotta sotto il castello di Pembroke, in Galles. Il maniero era la residenza della famiglia della Contea di Pembroke. Un edificio medievale di importanza storica, poi restaurato nel XX secolo. Il luogo del ritrovamento è la caverna di Wogan. Gli studiosi cercano di trovare testimonianze sull’utilizzo di tale grotta da parte di uomini e animali risalenti all’era glaciale. Il castello, ai tempi, avendo una posizione strategica, diventò punto di partenza per l’Irlanda e di passaggio per Enrico II e re Giovanni.
La grotta era di facile ingresso anche per le barche, diventando ripostiglio e rimessa. La caverna nel tempo divenne un tutt’uno nelle difese del castello con un cancello all’ingresso. Sotto il castello, inoltre, potrebbero nascondersi altri resti di strutture antiche. Gli studiosi non escludono oggetti più antichi del Medioevo e risalenti a prima dei Romani. Ecco che Robert Dinnis dell’Università di Aberdeen e Jenni French dell’Università di Liverpool hanno lo scopo di scoprire parti della grotta rimaste nascoste. Ebbene, rimaste segrete per più di 10mila anni. Qualcosa che potrebbe anticipare una futura scoperta relativa ai resti di popolazioni umane risalenti al Paleolitico.
Il castello di Pembroke ha già resistito di per sé a molti attacchi gallesi per 30 anni. L’edificio fu costruito nelle terre, all’epoca, sotto il controllo normanno. Gli studiosi già sapevano che il castello fosse sorto su un sito occupato dai tempi dei Romani. Rimasto in rovina fino al 1880, poi fu restaurato. Tutto rimase fermo fino al 1928 quando Sir Ivor Phillips acquistò il castello restaurando mura, torri e portineria. Dopo la morte di Philipps, il castello fu gestito dal comune di Pembroke e dalla famiglia del Sir defunto.