La ricerca astronomica attraverso l’osservazione della rete cosmica ha trovato alcune delle cose più sfuggenti dell’universo. Fra queste un gas diffuso e caldo dentro un filamento di 40 milioni di anni luce tra due ammassi di galassie. Le galassie sono generatori della maggior parte della luce visibile, contengono meno del 10% di tutti gli atomi del cosmo. La materia che resta è nella rete cosmica come un gas diffuso, ha una densità pari a un solo atomo per piede cubo di spazio. In pratica, molto meno del più elevato livello di vuoto mai raggiunto sul pianeta Terra.

È arduo rilevare il gas, vista la sua elevata sottigliezza: problema definito come barione mancante. Nonostante ciò, gli astronomi hanno scoperto gli atomi sfuggenti. Si è osservato come il gas del filamento abbia perso la luce CMB. Il gas del filamento sembra contenga 50 miliardi di volte maggiore massa della Via Lattea o di 50 miliardi di soli. I risultati inizialmente si sono concentrati sui barioni mancanti in un gruppo di galassie. Successivamente si è determinato il modo in cui tale gas è distribuito nelle zone speciali della rete cosmica.

La dottoranda Martine Lokken del dipartimento astronomia e astrofisica di U of T ha usato i dati rilevati per individuare i 1.000 ammassi di galassie. Esse sono viventi in zone dell’universo con filamenti di gas più caldi della media. La Lokken ha scoperto che il gas dentro gli ammassi e nei filamenti si propagava lontano dagli ammassi. Questi ultimi dovrebbero essere costituiti da elevate quantità di gas diffuso.

 

Il nostro lavoro dimostra un nuovo modo di studiare il gas nella rete cosmica. Tenere conto di tutti i cosiddetti “barioni mancanti” è uno dei compiti più importanti che noi cosmologi dobbiamo affrontare. I nostri studi direzionali sul gas cosmico sono un nuovo modo per sondare questo problema e altre domande sulle origini del nostro universo.

Martine Lokken