L’ISTAT ha condotto un’indagine creata da studiosi dell’Università di Bologna e dell’Università di Padova. Ebbene, quando i nonni abitano nella stessa casa con genitori e nipoti, la spartizione dei lavori di casa è più equa. Inoltre, anche meno pesante sulle spalle delle donne. I due studiosi che lo affermano sono Marco Albertini (Università di Bologna) e Marco Tosi (Università di Padova). Entrambi hanno analizzato la distribuzione asimmetrica dei ruoli domestici relativi a rapporti tra nonni, genitori e nipoti. È ancor più bilanciata quando i nonni sono componente stabile del nucleo familiare.

I nonni di recente sono sempre più importanti: influenzano scelte di riproduzione nelle coppie e favoriscono la conciliazione tra famiglia e lavoro. Di recente si è scoperto però che danno anche una distribuzione più bilanciata sulla cura dei figli, specialmente tra coppie con alto livello di istruzione. Tale ripartizione equa non riguarda però i lavori domestici abitudinari, ancora oggi sulle spalle delle donne.

Per questo l’ISTAT ha svolto un’analisi per vedere come la presenza dei nonni in famiglia influisca sulla distribuzione dei lavori domestici. Il risultato è che i nonni aiutano le coppie ad esternalizzare i ruoli più pesanti e di routine, che graverebbero altrimenti solo sulle donne. In caso di diminuzione di lavoro domestico, le coppie potranno suddividere in modo meno disuguale i loro compiti. Inoltre, non dovranno negoziare la ripartizione dei ruoli.

 

In un contesto come quello italiano, in cui la convivenza estesa tra generazioni è parte di una cultura di legami familiari forti e tradizionalismo, le famiglie composte da tre generazioni conviventi hanno una divisione dei compiti domestici più egualitaria, dovuta al supporto che i nonni forniscono all’interno del nucleo familiare. In questo senso, una più equa divisione del lavoro domestico è dovuta al fatto che le madri tendono a beneficiare in modo maggiore del vivere in casa con i nonni.

Marco Tosi, Università di Padova