Il mollusco bivalve gigante del Mediterraneo alla fine sembra non essersi ancora estinto. Già, perché ne è stato trovato uno tra Mar Piccolo, Mar Grande e Ionio, al largo di Taranto. Pare che al mondo ne siano rimasti solamente 5-6 esemplari vivi. Pensare che in passato ce n’erano oltre 10mila.
Il suo nome scientifico è Pinna nobilis, fino a qualche anno fa la sua popolazione era corposa. Dal 2016 però gli esemplari di questo mollusco gigantesco hanno iniziato la loro estinzione. Prima sulle coste spagnole e poi dappertutto, raggiungendo il 100% della mortalità. Così l’avvistamento recente di uno dei rari esemplari rimasti è stato un evento epico. Una notizia vantaggiosa per la loro conservazione.
Il mollusco è conosciuto anche come nacchera di mare, una specie endemica abitante da millenni il Mediterraneo. Ricorda un’enorme cozza di oltre un metro di altezza con una longevità fino ai 20 anni di età. Proprio nel Golfo di Taranto pochi anni fa si contavano ben 10mila esemplari di Pinna Nobilis.
Dal 2016 la popolazione ha subito un grave tracollo a causa di un’infezione prodotta da un protozoo e altre patologie ancora in fase di studio. Il costante monitoraggio di Mare Per Sempre in questo periodo ha prodotto un piccolo ma grande risultato. Grazie alla collaborazione con il personale della Guardia Costiera di Taranto, il ritrovamento di alcuni esemplari vivi ci fa ben sperare per la conservazione della specie.
Associazione Mare per Sempre
Inoltre, la nacchera di mare, come altre specie marine è a rischio a causa della pesca, del cambiamento climatico e del degrado dei fondali marini. Da non dimenticare anche la scomparsa della Posidonia oceanica. L’Istituto di Ricerca sulle Acque-CNR di Taranto ha fatto ripartire la campagna “SOS Pinna” per tutelare questo suggestivo mollusco.