Il personale sanitario sembra che abbia meno probabilità a prescrivere farmaci antidolorifici al termine di un lungo turno di notte. Ciò lo attesta uno studio che ha analizzato le differenze a confronto dell’inizio
turno. Tale studio ha permesso anche di tenere linee guida più solide per la prescrizione di antidolorifici più
mirati alle esigenze di dolore del paziente.
Il nostro punto di partenza è che il lavoro notturno è una fonte importante e precedentemente non riconosciuta di pregiudizi nella gestione del dolore, probabilmente derivante da una ridotta percezione del dolore. Anche i medici esperti, che si sforzano di fornire la migliore assistenza ai loro pazienti, sono suscettibili agli effetti di un turno di notte.
Anat Perry, psicologo dell’Università Ebraica di Gerusalemme, Israele
Lo studio ha preso in esame 31 medici israeliani all’inizio del turno di lavoro. Dall’altra altri 36 medici che
stavano per finire il turno di 26 ore. I dottori che uscivano dal turno davano una valutazione al dolore dei
pazienti con minor intensità. Infatti, prescrivevano con meno probabilità analgesici per far passare il dolore. Insomma, pare che la stanchezza del lungo turno di notte influenzi sulla percezione di dolore provato dal paziente. Ciò cambia la somministrazione del trattamento di cui hanno bisogno.
Il fatto che la divergenza della prescrizione analgesica dalle linee guida generali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sia maggiore durante i turni di notte suggerisce che c’è davvero una sotto- prescrizione durante i turni di notte, piuttosto che una prescrizione eccessiva durante il giorno.
David Gozal, pneumologo pediatrico della University of Missouri School of Medicine
Il dolore è uno dei motivi principali quando una persona va da un medico. Come sintomo deve quindi
essere valutato e gestito correttamente. I turni di notte del personale sanitario sono da annoverare fra i
fattori che influenzano la prescrizione di analgesici.
- Night Shift Changes How Doctors Give Pain Relief, Study Reveals (sciencealert.com)