Le persone che soffrono di tumore del sistema nervoso (neurofibromatosi) possono curarsi con un farmaco per l’epilessia che è risultato altamente efficace. I soggetti che contraggono la neurofibromatosi (Nf1), fortunatamente spesso benigna, possono avere ripercussioni gravi su vista e nervi.

La lamotrigina da anni è indicata nelle patologie neurologiche, in particolar modo per l’epilessia. Essa agisce tramite l’inibizione dei neuroni ipereccitabili, conseguenza del tumore, calmandoli e impedendo al cancro di riprodursi.

 

Non c’è dubbio che il riutilizzo degli antiepilettici sia un modo efficace per bloccare la crescita del tumore. Durante lo sviluppo i neuroni si formano per primi e dicono al cervello come formarsi. Se hai una mutazione che influenza il comportamento dei neuroni, ciò potrebbe cambiare tutto su come il cervello si imposta nello sviluppo. Questa scoperta potrebbe portare a nuove soluzioni per i problemi cognitivi e di apprendimento nei bambini affetti da neurofibromatosi.

David Gutmann, Washington University

 

Questo a conferma della stretta connessione tra attività neuronale e sviluppo tumorale. I neuroni mutanti ipereccitabili tipici del tumore del sistema nervoso sono gli stessi che caratterizzano l’epilessia. Pertanto agendo con la lamotrigina non solo si compensa il canale ionico interrotto dei neuroni, ma si impedisce l’avanzamento tumorale.

L’intera comunità scientifica si può dunque dire soddisfatta e fiera di questo piccolo ma importantissimo passo. Il futuro potrebbe regalare una nuova ed efficace cura grazie a un antico farmaco. Il tumore del sistema nervoso, da oggi, sembra fare un pochino meno paura.