Ferrari non è interessata alla guida autonoma. Probabilmente non lo sarà mai. Lo ha rivelato  Benedetto Vigna, CEO di Ferrari, che ha aggiunto che nessun cliente Ferrari desidera spendere così tanti soldi per far guidare la sua auto ad un computer.

Questo non significa che il Cavallino di Maranello ripudierà completamente ogni forma di automazione, ma una cosa sono gli ADAS avanzati, altra cosa sono le forme di guida autonoma più evolute. Già oggi, ad esempio, la Ferrari Roma include alcune funzioni di Livello 1 e Livello 2. Ma è questo è il confine invalicabile di Ferrari. L’azienda non vuole dotare le sue vetture di una guida autonoma di livello superiore al 2+.

Nel mondo dell’auto, che sarà sempre più condiviso, a guida autonoma, connesso ed elettrificato, noi vogliamo perseguire la nostra strada in maniera distintiva per mantenere il design, le prestazioni e le emozioni sempre al centro dell’esperienza di guida. Questo obiettivo sarà raggiunto sviluppando componenti distintivi e adattando le soluzioni tecnologiche esistenti alle esigenze di Ferrari. La Società limiterà la guida autonoma delle sue vetture a L2/L2+, per preservare le straordinarie emozioni vissute al volante, mentre la connettività sarà innanzitutto finalizzata a migliorare l’esperienza e il rapporto con il cliente

ha annunciato l’azienda.

Chissà se questa presa di posizione è destinata ad addolcirsi con il tempo. Del resto, Ferrari si prepara a rompere due importantissimi tabù. Il primo con la Purosangue, primo Performance SUV del brand in arrivo nel 2023, e poi con la prima Ferrari elettrica attesa per il 2025.