Saints Row, anteprima del reboot della saga di Voliton

L’anteprima di Saints Row ci ha permesso di scoprire dei nuovi dettagli sul reboot della saga di Volition.

Ad agosto sarà il momento di tornare a vivere l’euforia dei protagonisti di Saints Row grazie al remake che Volition sta preparando. Un ritorno alle origini, cercando di edulcorare il più possibile quei toni esasperanti ed esasperati del quarto capitolo, con l’obiettivo di confermare tutto ciò che fa parte del DNA del titolo, caciarone e piacevolmente confusionario. Abbiamo avuto l’occasione di vederlo in anteprima, in una lunga sessione hands-off, con il team di Volition a presentarci tutte le novità che accompagneranno il remake di Saints Row dal 23 agosto in poi.

La qualità vince sulla quantità

L’aspetto su cui ha voluto soffermarsi molto la presentazione è legato alla vasta scelta di personalizzazioni che potremo andare a mettere in campo con Saints Row. Siamo dinanzi a una customizzazione molto profonda, che ci assicura una varietà tale da permetterci di colorare, aggiungere, togliere qualsiasi particolare, non solo dal nostro alter ego, ma anche dalle nostre vetture. In una sequenza montata con un ritmo forsennato, quindi, abbiamo avuto la nostra panoramica visiva su quanto sarà possibile fare dal punto di vista estetico, rendendo Santo Ileso, la città che fa da palcoscenico alla nostra teatralità, una sorta di sandbox da riempire con la nostra tavolozza.

Saints Row, ci è stato spiegato, avrà dalla sua 25 missioni da seguire per poter progredire a livello di trama, quindi la spina dorsale dell’avventura in single player. Accanto a queste, presenti in maniera quasi del tutto accessoria, avremo altre 10 scorribande secondarie: un numero contenuto rispetto a quanto ci saremmo aspettati, ma è chiaro che le missioni che sono state inserite come necessarie per portare a termine la nostra avventura sono già di per loro tante, soprattutto nel momento in cui dovessimo renderci conto che la durata di ognuna di esse sia elevata.

Saints Row è composto da 25 missioni da seguire per poter progredire a livello di trama. Accanto a queste avremo altre 10 scorribande secondarie

Durante la presentazione ci sono state mostrate tre delle venticinque main mission, delle quali vorremmo raccontarvi solo una di esse, per evitare di togliervi il fascino della scoperta durante il gioco. Ci siamo ritrovati ad assistere a una rapina organizzata con l’obiettivo di togliere soldi a un’attività non del tutto legale, vestendo i panni di degni Robin Hood di Santo Ileso. Ricevuta la giusta carica da un discorso motivazionale giuntoci tramite comunicazione radiofonica, arriviamo a realizzare un’azione combinata dai quattro elementi del gruppo: bottino recuperato e inseguimento tra le strade della città che prende il via. Con la protagonista che ci ha permesso di apprezzare la fase di combattimento tra veicoli ci siamo goduti le sportellate tra le diverse vetture.

Siamo dinanzi a un’operazione che rievoca tantissimo Wheelman, titolo pubblicato nel 2009 da Midway Games con protagonista Vin Diesel: già dieci anni fa era possibile, infatti, lanciare la nostra vettura a sinistra o a destra per speronare le altre vetture, ma è palese che Saints Row, anche grazie agli anni che sono trascorsi, ha imparato a gestire la fisica in maniera migliore. Potremo spedire le altre auto giù dai ponti oppure condizionare delle esplosioni che faranno saltare in aria motore, carrozzeria e passeggeri. Sappiamo che nel roster delle auto a disposizione del titolo avremo anche dei mezzi più pesanti, verosimilmente dei truck che potrebbero rendere ancora più rocambolesca questa fase di vehicle combat system.

Basta che faccia casino

La seconda missione, della quale vi parliamo in maniera solo abbozzata, ci ha permesso di scoprire il funzionamento del sistema di shooting, che ci è sembrato ben declinato a tutto lo stile caciarone di Saints Row, in linea con quanto si produce a Santo Ileso. Dal terzo compito principale abbiamo appreso, invece, la potenza non solo dei combattimenti corpo a corpo, ma anche dell’attenzione che il team di Volition ha voluto riporre nell’interazione con l’ambiente. Nel locale dove, infatti, è avvenuto lo scontro per recuperare Kevin, rapito durante in un’imboscata degli Idol, ci siamo ritrovati ad assistere a una scazzottata in grado di dialogare in maniera affascinante con tutto ciò che circondava i due lottatori. 

Allo stesso modo il team si è soffermato su alcuni oggetti che possiamo arrivare a utilizzare durante i nostri combattimenti: dai Thrustbuster, palle da football che una volta agganciate ai nemici li spediscono in cielo, così come il Pinapple Express, un frutto in grado di esplodere e che può, anch’esso, essere collegato a un malcapitato. Insomma, metodologie sempre diverse di prendersela con chi non si comporta in maniera adeguata a Santo Ileso, permettendoci una buona dose di varietà e – siamo sicuri – un alto numero di ore di divertimento per le soluzioni che potremo andare a trovare, come agganciare un bagno chimico alla nostra auto per dar vita a una sorta di palla demolitrice.

Santo Ileso a ferro e fuoco

Collegato a tutto questo c’è da tener conto che Santo Ileso è una città suddivisa in nove distretti, che ci sono sembrati abbastanza diversi tra di loro: passiamo dai canyon fino alle zone periferiche che si esaltano per la loro condizione malfamata. Difficile esprimersi adesso sull’aspetto tecnico dell’intero titolo, così come sull’intera varietà delle zone che potremo andare a esplorare: rinviamo un giudizio più completo ad agosto, quando avremo tra le mani il prodotto finito, ma intanto possiamo rassenerarvi sul fatto che Saint Row voglia mantenere lo stile che era del capitolo originale. 

Chiudiamo con l’elemento più affascinante che ci è stato presentato e che speriamo di poter approfondire quanto prima, controller alla mano: all’interno della città avremo la possibilità di mettere in piedi il nostro quartier generale, scegliendo uno dei quattordici spazi a disposizione all’interno di Santo Ileso, arrivando a mettere in piedi in vetrina un’attività onesta, di grande facciata, ma all’interno la costruzione del nostro business. Un esempio che ci è stato mostrato è legato alla costruzione di una base dell’esercito che dentro la propria pancia faceva albergare un traffico d’armi. La costruzione di un HQ darà vita a una serie di missioni secondarie per andare a potenziare la propria base e permettere a tutti i componenti del vostro team di proliferare nella vostra attività: c’è tanto da capire su questo aspetto, perché siamo sicuri che potrebbe aprire a scenari molto interessanti con i quali confrontarsi.

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