Tesla ha chiuso i preordini del suo Cybertruck, l’atteso pickup elettrico in uscita il prossimo anno (ma presentato nel 2020). Per il momento la decisione riguarda esclusivamente due mercati. Europa e Cina. I preordini rimarranno aperti in Nord America, ma non è chiaro per quanto ancora.

Tesla, come gli altri produttori, sta soffrendo gravi problemi di fornitura dei componenti. I tempi di attesa di molte popolari vetture – come Model 3 e Model Y – sono diventati sempre più insostenibili. La casa automobilistica vuole quindi ottimizzare le sue capacità di produzione.

L’entrata in produzione del Tesla Cybertruck ha subito numerosi ritardi e altrettanti rinvii. Doveva uscire nel 2022, ma la casa automobilistica è stata costretta a posticiparne il lancio nel 2023. L’azienda non ha nemmeno ancora condiviso il design finale del pickup, che verosimilmente differirà almeno in parte dal prototipo mostrato ormai due anni fa.

I preordini del colosso elettrico sembrano essere andati più che bene: si parla di oltre 500.000 adesioni. Due precisazioni: la prima è che il dato potrebbe più essere alto, in quanto non viene più aggiornato da diversi mesi; la seconda è che si tratta di prenotazioni non vincolanti effettuate con un deposito di appena 100 dollari. Sta di fatto che Elon Musk sostiene di aver ormai ottenuto sufficienti adesioni da poter coprire almeno tre anni di produzione.

La scorsa settimana si era parlato dell’ipotesi che Tesla possa chiudere le prenotazione di alcune delle sue vetture più popolari. Lo aveva anticipato Elon Musk in occasione di un’intervista con il Financial Times. Congelare gli ordini per alcuni mesi consentirebbe alla casa automobilistica di riequilibrare la domanda dei consumatori con le reali capacità di produzione attuali.