Vi siete accorti che pressoché ogni grande major di Hollywood ha fatto completamente marcia indietro sulle release cinematografiche ibride? Sembrava che la pandemia dovesse rivoluzionare completamente il settore, forse uccidendo i cinema – intesi come posti fisici – una volta per tutte.

Il tema è quello della cosiddetta finestra temporale esclusiva, quel periodo di tempo in cui un film appena distribuito può essere visto esclusivamente al cinema. Niente streaming e, più in generale, niente home video. Questo modello di distribuzione era stato messo in discussione un anno fa, quando Disney aveva scelto di lanciare alcuni film in contemporanea nelle sale e sulla sua piattaforma Disney+ – dove gli abbonati potevano noleggiare i film appena usciti al cinema pagandoli oltre 20 euro.

Nello stesso periodo la Warner Bros aveva rilasciato tutte le novità della stagione in contemporanea sulla sua piattaforma HBO+. Insomma, sembrava che dovesse essere l’inizio di una nuova era. Un anno dopo, questo modello è saltato completamente.

Il motivo è facilmente intuibile: le major si sono accorte che era un suicidio. Rilasciare i film direttamente in home video è un enorme incentivo per la pirateria informatica. Lo ha recentemente spiegato John Fithian, CEO della National Association of Theatre Owners (NATO), in occasione del CinemaCon di Las Vegas: “è evidente che i picchi nella pirateria sono più drastici quando un film è disponibile per la prima volta per la visione tra le mura domestiche”, ha detto. “Non importa se si tratti di video-on-demand premium o di video-on-demand in abbonamento”.

Fithian non ha dubbi: “Solide finestre di esclusiva per i cinema proteggono dalla pirateria”.

Nel frattempo questa fase di sperimentazione ha comunque avuto dei piccoli effetti. La finestra di esclusiva cinematografica è tornata, ma in compenso è stata accorciata di diverse settimane. In media oggi l’esclusiva dura 45 giorni, poi il film può essere distribuito anche in streaming. “Il grosso degli incassi è concentrato durante il primo mese di distribuzione nelle sale”, spiega sempre Fithian. In passato la finestra di esclusiva durava quasi sempre almeno 70 giorni.