Nuova controversia per N26, la banca tedesca che si gestisce esclusivamente dallo smartphone. Fioccano le segnalazioni dei clienti online: “mi hanno chiuso il conto corrente senza il minimo preavviso”. La chiusura, spiegano gli ex clienti tagliati fuori, viene comunicata per email. Il messaggio parla genericamente di una violazione dei termini e delle condizioni generali, senza specificare cosa sia andato storto.
Secondo il sito HDBlog, le segnalazioni sono in totale una ventina e sono comparse sulla piattaforma Trustpilot. Altre segnlazioni sono state pubblicate su alcuni gruppi Facebook non ufficiali dedicati ai clienti di N26. Insomma, sembra che il problema sia relativamente diffuso, anche se non è chiaro quanti siano i conti correnti chiusi in questi giorni dalla banca.
Stessa storia anche in altri mercati: Handelsblatt, un sito tedesco, riporta esattamente la stessa dinamica, sostenendo che molti clienti di N26 si sono visti chiudere il conto corrente senza preavviso. In tutti questi casi il cliente viene lasciato senza la possibilità di ritirare i soldi o effettuare bonifici.
Nel frattempo N26 ha pubblicato un comunicato stampa confermando di aver recentemente avviato una stretta contro alcuni conti corrente, in ottemperanza con le norme europee contro il riciclaggio:
In qualità di istituto bancario autorizzato e soggetto a vigilanza, N26 è legalmente obbligata a monitorare i propri clienti e i loro conti correnti, incluse le transazioni effettuate con gli stessi al fine di garantire la sicurezza di tutti i conti N26. Il settore bancario all’interno del quale N26 opera è rigorosamente regolamentato e siamo obbligati a seguire le procedure comuni a tutte le banche europee.
In caso di rilevamento di comportamenti o attività insolite o nel caso di violazione delle nostre condizioni generali di contratto, N26 si trova obbligata a bloccare o chiudere i conti correnti, agendo immediatamente e adottando tutte le azioni e le misure di sicurezza necessarie.
E ancora:
I casi di questo genere sono una minima parte della clientela di N26 e i motivi per il blocco o la chiusura di un conto possono essere diversi, tra i quali, ad esempio: utilizzo di un conto personale per spese aziendali, apertura di un conto business in assenza di una valida partita IVA, mancata risposta del cliente alla richiesta di informazioni addizionali sulle transazioni effettuate, mancata corrispondenza tra la capacità economica del cliente e la tipologia di transazioni effettuate o la ricezione dalle autorità di segnalazioni relative alle transazioni di un cliente.
A fine marzo la Banca d’Italia ha precluso ad N26 la possibilità di accettare nuovi clienti, proprio perché, dopo attenta analisi, erano emerse alcune «significative carenze» in materia di rispetto delle norme antiriciclaggio. Probabilmente il recente eccesso di zelo della banca tedesca va ricercato qui.