Il Governo degli USA sanziona Kaspersky. Il produttore dell’omonimo antivirus è entrato nella lista nera della Federal Communications Commission, in compagnia di aziende come Huawei, China Telecom Americas e China Mobile International.
È la prima azienda non cinese a finire nella entity list degl governo degli Stati Uniti d’America. Un pericolo per la sicurezza degli utenti? Non esattamente. È la stessa FCC a spiegare che non ci sono prove di una collusione di Kaspersky con il governo russo, ma che si tratta di una misura precauzionale presa in ragione del delicato clima geopolitico creato dalla guerra in Ucraina.
Kaspersky solamente pochi giorni fa aveva ribadito di essere un’azienda privata e indipendente e di non rispondere direttamente al governo di Mosca. Lo aveva detto perché l’Italia ha recentemente bandito tutti i software di Kaspersky dai suoi uffici pubblici.
Il timore di un attacco informatico su larga scala in occidente
La Casa Bianca da settimane ha avvertito i suoi partner sottolineando la possibilità di un imminente attacco informatico su larga scala in occidente. Da qui l’esigenza di potenziare le reti di comunicazioni americane, ma soprattutto l’invito a non utilizzare software made in Russia, come quelli di Kaspersky.
Usare software russi, per il Governo degli USA, costituisce un rischio inaccettabile. Da qui l’utilizzo dell’opzione nucleare: bandire Kaspersky anche in assenza di elementi fattuali che provino una qualche forma di rischio di spionaggio o compromissione associata all’utilizzo degli antivirus dell’azienda.
Non è l’unica azienda ad essere finita travolta dal conflitto in Ucraina. Nella giornata di oggi Mediaworld ha sospeso la vendita di tutti i droni della DJI, azienda cinese accusata di aver fornito equipaggiamento ai militari russi.