MediaMarkt, l’azienda che possiede la catena MediaWorld, ha sospeso la vendita tutti i droni della DJI. Il brand cinese è accusato di aver fornito diversi droni anche all’esercito russo, che li userebbe soprattutto per scopi di ricognizione a breve distanza.

Diversi video avevano testimoniato l’utilizzo dei droni della DJI anche in Ucraina. DJI ha fornito alla Russia anche la tecnologia DJI Aeroscope, che viene utilizzata per identificare i droni in volo con un raggio di massimo 50Km. Da qui la volontà di prendere ufficialmente le distanze da DJI.

Il Vice Primo Ministro del governo ucraino si era appellato ai dirigenti della DJI, chiedendo che l’azienda sospendesse immediatamente ogni rapporto con l’esercito russo. La richiesta è stata platealmente ignorata.

L’azienda si è giustificata sostenendo che tutti i suoi prodotti vengono progettati per scopi civili. «Non sono risorse militari», si legge in un comunicato di DJI. L’azienda ha anche ribadito che la tecnologia DJI Aeroscope, progettata proprio per facilitare l’identificazione dei droni in volo per scopi di sicurezza, non può essere disattivata.

Mediaworld è una multinazionale e possiede negozi in diversi paesi europei, tra cui Germania e Olanda. I prodotti della DJI sono già spariti dai cataloghi degli e-store della maggior parte dei paesi dove è presente la catena, Italia inclusa.