Google News non funziona più in Russia. L’aggregatore di notizie è stato bloccato dalle autorità. Il Roskomnadzor ha contestato a Google News la diffusione di ‘notizie false’ su quella che il governo chiama “l’operazione militare speciale in Ucraina”.

Una formula che indica, banalmente, la diffusione di notizie contrarie alla narrativa ufficiale del Cremlino. Subito dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, il Cremlino ha approvato una legge che introduce sanzioni severe, incluso il carcere, per chiunque metta in dubbio la versione ufficiale del governo.

Nelle ultime quattro settimane, la Russia ha anche oscurato alcuni dei principali social network occidentali, come Facebook, Instagram e Twitter. Sono stati oscurati anche i siti dei principali quotidiani e media, come la BBC.

In reazione alla censura del governo, molti russi hanno iniziato ad utilizzare le VPN, con l’obiettivo di mascherare il loro traffico e continuare ad accedere ai siti bloccati dal Roskomnadzor, l’autorità incaricata di monitorare sulle telecomunicazioni e sul web. Le principali VPN, come SurfShark, hanno registrato dei picchi di download senza precedenti. In alcuni casi si parla di una crescita superiore al 300%.

La censura del Cremlino ha provocato anche la reazione del collettivo Anonymous, che in questi giorni ha hackerato diversi siti delle istituzioni russe proprio con lo scopo di diffondere informazioni sul conflitto e contestare le menzogne del governo russo. Recentemente Anonymous ha anche hackerato gli account ufficiali di VKontakte, uno dei pochi social network ancora accessibili in Russia.