Circa il 90% dei manoscritti della letteratura medievale è andato perduto per sempre. Lo sostiene una ricerca presentata durante l’American Association for the Advancement of Science.
I ricercatori hanno cercato di dare una risposta ad un quesito eterno: quante opere di epoca medievale sono sopravvissute fino ai giorni nostri? Quanti reperti, tra poesie, libri, manoscritti, quadri e sculture sono andati persi per sempre?
Non è un problema di secondo piano: i ricercatori possono limitarsi a studiare le epoche del passato sulla base dei reperti che sono giunti fino ai giorni nostri. Ma il rischio è che quel poco che è sopravvissuto non solo non basti per avere una visione chiara e completa di un’epoca, ma contribuisca addirittura a restituirci una percezione distorta e parziale. Il problema è noto come ‘survivorship bias’.
Capire quanto è incompleto il patrimonio culturale a cui abbiamo accesso è fondamentale per essere consapevoli di tutti i limiti che abbiamo nella comprensione dei costumi e della cultura di epoca medievale.
È una questione che non riguarda esclusivamente lo studio della storia e della letteratura. I biologi spesso devono affrontare problemi molto simili ogni volta che sono chiamati a studiare ecosistemi di cui conosciamo soltanto una piccola percentuale delle specie.
In biologia questo bias viene corretto utilizzando un modello statistico in grado di fornire una stima di quelle che in gergo vengono definite ‘specie invisibili‘, ossia tutte quelle specie animali che non sono mai state studiate dall’uomo e di cui ignoriamo l’esistenza, vuoi perché occupano habitat inaccessibili (pensate alle profondità degli oceani) o perché estinte da tempo.
Uno dei modelli utilizzati è stato elaborato dalla ricercatrice Anne Chao della National Tsing Hua University. Il modello, chiamato Chao1, è stato adattato per un nuovo compito: fornire una stima di quante opere della letteratura medievale sono andate perdute, partendo da quelle che abbiano raccolto, conservato e classificato nel tempo.
Il team di ricercatori, che ha visto la partecipazione della stessa Chao, ha analizzato un ricco patrimonio di opere della letteratura medievale olandese, inglese, francese, tedesca, islandese e irlandese. Utilizzando il modello di correzione Chao1, i ricercatori sono arrivati ad una conclusione: solo il 9% dei manoscritti di epoca medievale sono sopravvissuti ai giorni nostri. Forse alcuni dei reperti perduti sono ancora alla portata dell’uomo, nascosti da qualche parte in attesa di venire riesumati. La cattiva notizia è che con ogni probabilità la maggior parte delle opere perdute sono andate distrutte per sempre, e non verranno mai recuperate.
Moltissimi capolavori della letteratura sono andati persi, e non sappiamo di cosa si tratti, ma usando questo metodo possiamo farci almeno un’idea di quanti tasselli del puzzle sono andati perduti. Sono certo al 100% che alcune poesie sui cavalieri della tavola rotonda non siano sopravvissute ai giorni nostri
ha spiegato Matthew Driscoll, ricercatore dell’Università di Copenhagen e co-autore della ricerca.