Produzione azzoppata, tempi biblici per le consegne e veicoli spogliati di alcune funzioni di serie. La crisi dei chip ha colpito l’industria dell’automotive con una forza devastante, secondo Volkswagen la fine è ancora molto lontana.
Secondo Volkswagen la crisi dei semiconduttori perdurerà per tutto il 2022, ma durante il secondo semestre, lentamente, le cose potrebbero sbloccarsi.
Volkswagen nel 2021 è riuscita a consegnare 8.882.000 veicoli, con un calo rispetto all’anno precedente del 4,5%. Secondo il colosso tedesco, la filiera dei chip continuerà ad avere problemi anche per tutto il 2022. Una nota positiva: secondo una ricerca dell’azienda, durante la seconda metà del 2022 la situazione potrebbe iniziare a stemperarsi e nel 2023 le cose potrebbero tornare alla normalità.
Una normalità che sarà riconquistata anche grazie all’aumento della capacità di produzione dei semiconduttori attesa nel corso dei prossimi 12 mesi.
Le previsioni di Volkswagen sono in linea con quelle della Foxconn: «Continueranno ad esserci gravi problemi anche per tutto il 2022», aveva spiegato il N.1 dell’azienda, Liu Young-way.
Secondo gli analisti di AlixPartners la crisi dei semiconduttori potrebbe costare all’industria automobilistica oltre 60 miliardi di dollari. Oltre alle lunghe attese per le consegne, gli effetti iniziano a farsi sentire anche per il consumatore finale. Basti pensare a Tesla, che è stata costretta a consegnare alcune Model 3 e Model Y senza porte USB.