Il Governo della Spagna ha regolamentato le promozioni online delle criptovalute. Tutti i post sponsorizzati dovranno essere comunicati, con minimo 10 giorni d’anticipo rispetto alla loro pubblicazione, ad un ente specifico, ossia alla CNMW, l’equivalente spagnolo di CONSOB e SEC.

La regola vale per tutti gli influencer con un pubblico di oltre 100.000 follower/iscritti. Le nuove regole mirano a rendere chiaro al pubblico la natura promozionale dei contenuti sulle criptovalute. Oggi, in Spagna come altrove, molti post di promozione di criptovalute, token e collezioni di NFT non vengono adeguatamente segnalati come pubblicità.

Ma non solo: gli influencer che pubblicizzano i cosiddetti ‘crypto asset’ dovranno anche avvertire il loro pubblico della natura potenzialmente ad alto rischio degli investimenti da loro promossi.

La CNMV è più volte intervenuta a gamba tesa sui social network per cercare di stemperare l’entusiasmo per le criptovalute, avvertendo gli investitori amatoriali degli alti rischi associati a questi asset. Ad esempio, scrive il magazine The Verge, lo scorso novembre la pagina ufficiale dell’authority aveva risposto ad un tweet del calciatore professionista Andrés Iniesta. «Le criptovalute sono prodotti non regolamentati, di conseguenza comportano alcuni rischi importanti», aveva scritto la Consob spagnola in risposta al tweet che parlava dall’exchange Binance.

È emblematico che il tweet del calciatore, nonostante citasse Binance, non era stato segnalato come contenuto sponsorizzato.

Il problema delle ‘marchette non dichiarate’ è estremamente sentito anche nel mondo degli appassionati di NFT. Specie su Twitter negli ultimi anni sono nate diverse pagine di influencer specializzati nella promozione di crypto-collezionabili di varia natura. Spesso gli influencer vengono pagati in criptovalute come Ether e Solana per promuovere gli NFT. Altrettanto spesso, la natura promozionale di questi post non viene adeguatamente segnalata al pubblico.

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