Gli assistenti vocali possono aumentare il benessere degli anziani, in particolare possono far sentire gli over 65 meno soli. Lo rivela uno studio dell’EngageMinds Hub, centro di ricerca dell’Università Cattolica, realizzato in collaborazione con DataWizard.

Lo studio, che si basa su un campione di 60 italiani con un’età compresa trai 65 e 80 anni, sia uomini che donne, ha testato l’impatto sulla qualità della vita dei volontari di tre assistenti vocali: Alexa, Assistente Google e Siri.

Durante la prima settimana dello studio, i ricercatori hanno fornito alcuni compiti ai volontari. Durante la seconda settimana hanno invece potuto usare i dispositivi come meglio credevano.

Le risposte degli intervistati mostrano come l’uso degli assistenti vocali possa offrire benefici apprezzabili:

  • il 62% degli intervistati dice di sentirsi meno solo quando parla con l’assistente
  • Il 98%, grazie all’uso degli assistenti, ha espresso una maggiore volontà di usare la tecnologia per comunicare con le altre persone
  • Il 75% ha riportato un aumento generale del proprio benessere grazie all’uso della tecnologia

«Sono risvolti di grande interesse», spiega a professoressa Guendalina Graffigna, Ordinario di Psicologia della salute dell’Università Cattolica di Milano-Cremona. «Basti pensare a come la pandemia da Covid-19 abbia accelerato, quando non imposto, un cambio di paradigma nelle relazioni familiari attraverso l’uso di collegamenti da remoto, ma anche alla crescente digitalizzazione della pubblica amministrazione».