Prove di resistenza per Apple, che grazie ad una serie di scelte intelligenti sta sopravvivendo alla crisi dei semiconduttori. Se gli altri produttori sono costretti a tagliare, Apple è riuscita a difendere la produzione dei suoi nuovi iPhone 13.

I livelli di produzione, scrive Seeking Alpha, stanno tornando su valori ottimali. La scelta di usare lo stesso SoC, l’A15 Bionic, su diverse linee di prodotti si è dimostrata vincente. Per non mettere a repentaglio la produzione di iPhone 13, Apple non ha dovuto fare altro che tagliare del 50% la produzione di alcuni iPad, come il nuovo iPad Mini 6.

“Per ogni iPad Mini 6 prodotto in meno, Apple ha un chip A15 Bionic da montare sui suoi iPhone”, scrive Phone Arena.

Ma forse non sarà più necessario sacrificare la produzione degli iPad. “Importanti segnali mostrano una situazione in fase di stabilizzazione“, scrive ad esempio Katy Huberty, analista di Morgan Stanley. “Ci aspettiamo che la produzione degli iPhone 13 aumenterà ulteriormente tra novembre e dicembre”.

Da inizio novembre, continua poi Phone Arena, i tempi d’attesa per la consegna dei nuovi iPhone 13 Pro e iPhone 13 Pro Max sono diminuiti in media di una settimana. Stessa storia anche per gli iPhone 13 e iPhone 13 Mini. Dopotutto, forse la stagione di natale non sarà così tragica. Non per Apple, almeno.