Diffondere disinformazione su Facebook paga? È la tesi di Strategic Dialogue, onlus che ha messo sul mirino un network di pagine cospirazioniste su Covid e vaccini che negli ultimi sei mesi a raddoppiato le sue interazione, prova che qualcosa non sta funzionando nella strategia del social per contrastare le fake news sulla pandemia.

Le pagine in questione sono gestite dalla World Doctors Alliance, un’organizzazione che raggruppa alcuni medici NoVax. Tra le altre cose, avevano anche sostenuto che il Covid-19 fosse una bufala esagerata dai media.

La rete di pagine gestite dalla WDA è passata dalle 255.000 interazioni di gennaio alle oltre 600.000 di giugno. Nello stesso periodo Facebook aveva promesso di star facendo il possibile per ridurre la visibilità delle pagine notoriamente NoVax.

«La promessa di Facebook per contenere l’epidemia dei contenuti falsi e fuorvianti è soltanto una mossa di marketing, la realtà dei fatti mostra il fallimento della piattaforma», dice Imran Ahmed, direttore della non-profit Center for Countering Digital Hate.

Credo che, scandalo dopo scandalo, Facebook sia ormai vicino al suo momento ‘Big Tobacco’, quando finalmente dovrà riconoscere al pubblico le sue responsabilità, ammettendo che i suoi prodotti danneggiano le persone

ha aggiunto Ahmed.

A marzo del 2020 le pagine della World Doctors Alliance avevano appena 4.000 like, nel frattempo il loro seguito ha superato i 400.000 follower.