GameStop vuole costruire un impero fondato sulla blockchain. Dopo il teaser dello scorso maggio, l’azienda ha iniziato ad assumere specialisti del settore crypto e della tecnologia blockchain. GameStop, apprendiamo dagli annunci di lavoro, vuole costruire una piattaforma per il trading di NFT. L’azienda cerca anche esperti del cosiddetto Web3, nome usato per descrivere la prossima generazione di internet (ovviamente decentralizzato e incentrato sulle criptovalute).
Nel suo annuncio per la posizione di ‘Head of Web3 Gaming‘, GameStop rivela di voler «accelerare il futuro del gaming e del commercio su blockchain».
Il rapporto tra NFT e videogiochi è un tema di estrema attualità: Valve di recente ha vietato la vendita di videogiochi con criptovalute o che sfruttino la tecnologia blockchain all’interno del marketplace di Steam. Altre aziende, come Epic, si sono invece dette più possibiliste.
GameStop, lo ricordiamo, ad inizio dell’anno è stato oggetto di un rally speculativo praticamente senza precedenti e provocato da un ‘grande scontro’ tra investitori retail e fondi tradizionali. Le azioni GameStop sono passate in poco tempo da 20$ ad oltre 177$. Proprio perché dietro al successo in borsa di GameStop c’è lo zampino dell’entusiasmo di alcune community del web, per descrivere il fenomeno è stato coniato il termine di ‘meme-stock’.
Un’altra meme-stock, guardacaso, è AMC, azienda che ha deciso a sua volta di flirtare con il mondo delle criptovalute consentendo l’acquisto dei biglietti del cinema usando Bitcoin, ETH e altre valute digitali.
GameStop sta affrontando un importante processo di trasformazione guidato dall’investitore attivista ‘Ryan Cohen’. L’azienda da diversi mesi sta abbandonando ‘brick and mortar’, ossia i presidi fisici nei centri commerciali e negli altri luoghi di aggregazione. GameStop vuole puntare tutto sulla distribuzione digitale e diventare qualcosa di vicino ad una tech company.