Virgin Galactic rimanda i primi voli turistici con passeggeri paganti. Lo ha rivelato nella giornata di ieri: per i voli con i primi veri e propri turisti dello Spazio bisognerà aspettare l’ultimo trimestre del 2022.

Virgin Galactic ha inaugurato il suo programma di voli con passeggeri lo scorso luglio: lo spazio plano VSS Unity ha portato Richard Branson e altri tre passeggeri ad 80 Km di altezza rispetto il livello del mare. Un risultato spettacolare, peraltro ottenuto con pochissimi giorni d’anticipo rispetto al primo volo con equipaggio della Blue Origin di Jeff Bezos.

Poche settimane dopo il volo, la Virgin Galactic aveva incontrato un primo importante ostacolo: la FAA aveva aperto un fascicolo per alcune irregolarità durante il primo volo dello spazioplano, che si sarebbe significativamente allontanato dalla rotta autorizzata. Anche per questa ragione, la Virgin era stata costretta a rimandare il suo secondo volo in collaborazione con l’Aeronautica militare dell’Italia.

Prima di aprire i suoi voli ai consumatori, la Virgin intende potenziare la sicurezza del suo spazioplano. Il processo di modifica del veicolo richiederà un minimo otto mesi. Questo ulteriore ritardo, spiega l’azienda, non sarebbe comunque collegato con la recente indagine della FAA sul volo Unity 22.

E, infatti, la Federal Aviation Administration, dopo i dovuti chiarimenti, aveva nuovamente autorizzato la Virgin Galactic a volare.