Se ne discute da anni, ma ormai ci siamo. La Commissione dell’Unione Europea si prepara a presentare una proposta per imporre ai produttori di smartphone e tablet l’uso di un connettore unico e universale. Insomma, le aziende non potranno più fare di testa loro. Usiamo il plurale, ma è chiaro che il bersaglio della nuova proposta è solo uno: Apple, l’unico produttore ad avere uno standard proprietario, il Lightning, per la ricarica dei suoi iPhone.

Con un caricatore unico, l’Unione Europea spera di evitare gli sprechi e aiutare i consumatori, che negli anni sono stati costretti a cambiare più volte caricabatterie del telefono e si trovano con decine di cavi, alcuni inutilizzati. C’è tuttavia il rischio – sottolineano i più critici alla proposta – che l’approvazione di delle regole per un connettore universale possano rallentare l’innovazione, ancorandoci per anni ad uno standard – come l’USB-C – che un domani potrebbe diventare superato.

C’è da dire che recentemente qualcosa è iniziato a cambiare e sempre più tablet di Apple sono dotati di un ingresso USB-C e non Lightning. Anche l’ultimo iPad Mini presentato solamente la settimana scorsa ha un ingresso USB-C. Alla prova dei fatti, Apple potrebbe anticipare la proposta dell’UE uniformandosi a quanto già offerto da anni dai device Android.

Anche perché dalla presentazione della proposta di riforma alla sua approvazione, per non parlare della sua attuazione, potrebbero passare ancora diversi anni.