L’incertezza globale creata dal crollo del colosso cinese Evergrande ha avuto profonde conseguenze anche sul mercato delle criptovalute e, in particolare, sui Bitcoin. Nella giornata di ieri i BTC hanno perso oltre il 10% del loro valore. Mentre scriviamo questa news, la criptovaluta viene scambiata a 36.738 euro.

Il mercato delle criptovalute in profondo rosso: male anche le principali alternative, ma non solo, anche le azioni di aziende attive nell’industria crypto, come Coinbase (-3,5%) e Square (-2%).

Il trend, riporta la CNBC, non è dettato da particolari notizie sfavorevoli per il settore crypto, ma semmai dall’incertezza del mercato azionario tradizionale. “Questo fenomeno ribassista è un pattern ormai ampiamente collaudato, i trader stanno liquidando le loro posizioni più rischiose, in modo da coprire i loro margin call finché il mercato non si tranquillizza e si ritroveranno nuovamente nella posizione di poter investire in asset ad alto rischio“, ha spiegato  Leah Wald, CEO di Valkyrie Investment.

“Questa fase di selling-off del Bitcoin è particolarmente interessante, ho il sospetto che c’entri molto con le strategie di diversificazione del rischio degli investitori asiatici”, ha detto Tom Lee di Fundstrat. “Non mi sembra che il crollo del Bitcoin sia particolarmente minaccioso in questa fase, tuttavia è la prova del valore che gli investitori attribuiscono alla liquidità”. Della stessa opinione anche Jim Paulsen di Leuthold Group: “in passato si pensava che i bitcoin garantissero la stessa sicurezza della valuta, ma la verità è che sono la cosa più lontana immaginabile da una valuta”, ha detto, “È sicuramente uno strumento di scambio, ma non una valuta”. E infine: “sono un ottimo metodo per diversificare il portfolio, ma questo non significa che siano un bene rifugio”