A un anno di distanza da Sul più bello, film diretto da Alice Filippi ispirato all’omonimo romanzo di Eleonora Gaggero, Eagle Pictures ha deciso di fare “come gli americani” e di trasformare questo piccolo successo tutto italiano in una trilogia. Dal 16 settembre è infatti in sala Ancora più bello, che sarà poi seguito da Sempre più bello, entrambi diretti da Claudio Norza.
In questo secondo capitolo della saga romantica ritroviamo Marta, sempre interpretata da Ludovica Francesconi: lavora ancora al supermercato, è ancora in attesa di un trapianto di polmoni e si è lasciata con Arturo. Come c’è scritto sul poster del film: gli opposti si attraggono, ma poi si lasciano.
Anche perché è spuntato all’orizzonte un nuovo amore:
Gabriele (interpretato da Giancarlo Commare, diventato molto popolare grazie alla serie Skam Italia), aspirante scenografo che fa le liste esattamente come Marta.
Quando a Gabriele viene offerto un lavoro sul set di un film girato a Parigi, i due devono vivere una relazione a distanza. Partono con le migliori intenzioni, ma non è mai facile, nemmeno nell’epoca dei social. È vero amore? Durerà fino al terzo film? Ancora più bello ha un target preciso, i giovanissimi e chi ama le commedie romantiche, ma nel panorama produttivo italiano è estremamente interessante: finalmente qualcuno che pensa in prospettiva, capitalizzando una storia dal forte potenziale commerciale. Ne abbiamo parlato con i protagonisti Ludovica Francesconi e Giancarlo Commare insieme al regista Claudio Norza.
Intervista al cast di Ancora più bello
Ancora più bello e l’importanza di essere dei pagliacci
Tommi dice a Marta che in un mondo di gente che se la crede, “pagliaccio” è il miglior complimento che si possa ricevere. Siete d’accordo?
Ludovica Francesconi:
Assolutamente sì. Bisogna distaccarsi dai canoni classici: essere definiti un pagliaccio, un clown, molto spesso, se ha ovviamente un’accezione positiva, non è assolutamente un difetto. Credo che Tommi nel film lo dica con tutta la bontà del mondo.
E nel momento in cui lo spiega Marta rimane colpita dal fatto che spesso l’hanno definita buffa, diversa dai canoni classici, e lui ha preso questa cosa e l’ha resa un complimento.
Giancarlo Commare:
A me piace molto la clownerie, che è fatta di pagliacci, vengono definiti così. Sono personaggi che hanno una maschera buffa, una maschera divertente, che sicuramente è diversa da quello che siamo abituati a vedere, soprattutto nella società odierna. Ma spesso, anzi, quasi sempre è così, al loro interno c’è sempre un’anima molto pura.
Quindi credo che quel complimento sia il complimento più bello.
Claudio Norza:
Sono d’accordo sul fatto della purezza. Sulla purezza e sulla leggerezza di Marta: sulla sua capacità di essere profonda, di essere intensa, di avere mille problemi, ma rimanere leggera.
Questa è una cosa meravigliosa.
Ancora più bello e il vero amore
In Ancora più bello Marta lascia libero il ragazzo appena conosciuto di seguire il suo sogno. È qui che si vede davvero l’amore? Quando non si è egoisti e si sceglie il bene dell’altro?
Ludovica Francesconi:
In quel momento si rendono conto di quanto si amano anche se inizialmente non lo accettano, perché comunque è una relazione che è nata da poco, quindi riuscire a definirlo amore, con una parola così importante, è comunque difficile.
È un sacrificio, passami il termine, che Marta fa, ma poi sente la sua mancanza. Avere una relazione a distanza è qualcosa di complesso, soprattutto se non l’hai mai vissuta. Ed è la sua prima relazione vera, importante.
Dopo il suo primo amore trova il vero amore. Quindi è difficile lasciarlo andare.
Giancarlo Commare:
Gabriele trovo che sia, in questo, più preparato all’inizio di Marta. Infatti è proprio lui che si lancia di più nei suoi confronti. Proprio perché magari in passato ha già vissuto delle esperienze che in qualche modo lo hanno formato.
È in un momento di vita in cui, se sceglie, sceglie ciò che veramente a lui piace o comunque che lo muove veramente. Infatti incontra Marta che lo smuove totalmente e lui impazzisce per questa persona. La distanza ovviamente non aiuta, ma trovo che questo sia un esempio di amore puro.
Altrimenti si parla di possessione. Almeno io la vedo così. Se io ti devo tenere mio o mia non ti amo veramente. Io voglio che tu realizzi i tuoi sogni, mi auguro per te che tu possa essere felice nella vita.
Claudio Norza:
Diciamo che Marta in questo rivela sempre il suo carattere: lei è impulsiva, si butta, è una ragazza che agisce per impulso. E in questo caso regala il sogno. Poi si renderà conto che tutto questo in lei genera una difficoltà, un dolore, però la sua prima intenzione è sempre quella dell’agire e di agire nel senso dell’amore.
Avete detto “il vero amore”. Ma siamo sicuri? Perché c’è un terzo film e già in questo secondo Gabriele è a rischio.
Giancarlo Commare:
C’è un terzo film di cui ancora non conoscete nulla e noi non vi possiamo dire nulla. Vedremo se questo vero amore si confermerà o meno. Non vi preoccupate, perché poi sono i contenuti quelli che contano.
Ancora più bello è in sala dal 16 Settembre