Si chiama SORRYANTIVAXXER.COM ed è un sito che raccoglie i casi di NoVax morti o ricoverati dopo essersi ammalati di Covid-19. Una vera e propria lista, con foto, nomi e cognomi. L’operazione può sembrare cinica e di cattivo gusto, ma i promotori specificano che l’obiettivo è quello di dare un volto alle tante persone uccise dalla disinformazione, nella speranza che il sito possa aiutare la gente a non commettere lo stesso errore.

Nonostante questa premessa, l’account Twitter ufficiale si presenta con una descrizione decisamente più stonata esplicitando la volontà di umiliare chi si oppone alla scienza e ai vaccini.

La lista è in continuo sviluppo, gli utenti possono contribuire al progetto segnalando al sito nuovi casi di cronaca. Negli ultimi mesi si sono moltiplicati i casi di novax – o addirittura di persone che negavano completamente l’esistenza del Covid-19 – morti proprio dopo il contagio.

Negli Stati Uniti aveva fatto discutere la morte di Scott Apley, politico locale del Partito Repubblicano, sempre in prima linea nel minimizzare l’importanza dei vaccini e dell’uso delle mascherine in pubblico. È morto a 45 anni dopo aver contratto la Covid-19.

Anche la stampa italiana ha dato ampio spazio ai casi di no vax morti dopo il contagio, riportando metodicamente ogni caso eclatante, come quello di Amerigo Esposito, un trentenne novax che sosteneva di essere “immune al Covid-19” ma che è stato ucciso proprio dal virus.

Negli Stati Uniti d’America sempre più persone si stanno rivolgendo all’invermectina per prevenire la Covid-19: è un farmaco normalmente di uso veterinario per la sverminazione degli animali, un dosaggio sbagliato rischia di creare grave complicazioni, inclusa la morte del paziente.

La scorsa settimana si è ammalato di Covid-19 anche il noto conduttore Joe Rogan, che in passato aveva sminuito l’importanza dei vaccini durante un episodio del suo podcast.