Unity è da diverso tempo ormai uno dei leader nel settore dello sviluppo grazie al suo engine utilizzabile per realizzare lavori sia in 2D che in 3D, e ha deciso ufficialmente di espandersi con un’interessante acquisizione. Parliamo di Parsec, applicazione che permette di condividere da remoto i desktop, ed è entrata ufficialmente a far parte della famiglia di Unity per la cifra di 320 milioni di dollari in contanti, ottenendo quindi più possibilità e fornendo le proprie risorse al team che lavora al popolare motore di sviluppo al contempo.

In seguito all’ufficializzazione, alcuni utenti si sono chiesti se Parsec, che attualmente può essere utilizzato gratuitamente, sarebbe diventato a pagamento seguendo delle eventuali direttive imposte da Unity. Per fortuna, siamo stati tranquillizzati sulla questione, visto che – almeno per il momento – il servizio di condivisione dekstop resterà identico per quel che riguarda i prezzi.

Parsec è nato nel 2016 come piattaforma utile per permettere ai giocatori di streamare dei giochi grazie a dei PC virtuali, finendo poi per essere sfruttata anche dagli sviluppatori per via delle molteplici possibilità offerte. Con l’evoluzione del servizio, sono addirittura stati creati dei veri e propri abbonamenti specifici proprio per i team di sviluppo, i quali sono risultati essenziali nel periodo della pandemia e hanno permesso alla piattaforma di crescere a dismisura.

Il Senior Vice President di Unity, Marc Whitten, ha dichiarato a Tech Crunch:

Ci crediamo, ancora e ancora, i creatori avranno bisogno di poter lavorare ovunque,

Lavoreranno in gruppi che sono lontani, o magari in un ambiente ibrido dove alcuni saranno in ufficio e altri da casa, alcune volte. Credo che significhi che i creatori avranno bisogno di accedere alla potenza che necessitano ovunque essi siano. Parsec è un ottimo esempio di una compagnia che ha semplicemente innovato molto nel suo spazio.