L’Attimo Fuggente e perché amiamo tanto il professor Keating di Robin Williams

L'attimo fuggente, perchè amiamo il professore Keating, Robin Williams

“Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino. Noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione”. Queste parole appartengono a John Keating, il professore del collegio maschile di Welmont interpretato da Robin Williams ne L’Attimo Fuggente. Quest’anno Robin Williams avrebbe compiuto 70 anni, e vogliamo omaggiarlo cercando di spiegare perché il professor Keating de L’Attimo fuggente è una figura così amata e presente all’interno dell’immaginario collettivo.

Perché amiamo il professor Keating? Forse perché, verrebbe da dire, è l’insegnante che non abbiamo mai avuto, o l’adulto che avremmo voluto avere accanto durante l’adolescenza. John Keating, arrivato nel 1959 nel collegio maschile di Welmont sembra un alieno atterrato improvvisamente con un disco volante nelle terre del Vermont.

Il senso della vita in un verso

L'attimo fuggente, perchè amiamo il professore Keating, Robin Williams

Ricordate la prima lezione agli alunni del collegio? Keating fa leggere un estratto di Sound and Sense: An Introduction to Poetry di Laurence Perrine. L’approccio scientifico alla letteratura richiesto nel libro viene completamente rigettato da Keating, che etichetta tutto come spazzatura. E allora i ragazzi vengono invitati a salire sulla cattedra per guardare il mondo da una prospettiva diversa.

Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a veder voi stessi. Coraggio! E’ proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva.

Questo significa quindi vivere? Pensate ad un collegio del Vermont negli anni Cinquanta (anche se potremmo fare lo stesso esempio applicandolo ad un qualsiasi Paese occidentale, pure degli ultimi decenni): la formazione della classe dirigente, la crescita di ragazzi di un certo ceto sociale viene spesso inserita all’interno di certi confini, regole, rigidità.

In tutto questo s’inserisce la figura di Neil Perry (interpretato da Robert Sean Leonard), un ragazzo che viene soggiogato dal padre, e che non riesce a esprimere le proprie ambizioni da attore di teatro. John Keating stimola Perry ad aprirsi alla sua sensibilità, nasce così La Setta dei Poeti Estinti, coloro che “succhiavano il midollo stesso della vita” (e che l’attore Dante Basco ha omaggiato di recente). In un collegio che deve sfornare i nuovi membri della classe dirigente, nasce l’attenzione verso la sensibilità umana, la cura dei propri sentimenti e di quelli del prossimo.

Perché amiamo il John Keating interpretato da Robin Williams ne L’Attimo Fuggente? Proprio per questo probabilmente. Perché parliamo di una figura che idealmente aiuta a scrollarsi via di dosso il peso di una società spesso oppressa e repressa.

Perché amiamo il John Keating interpretato da Robin Williams ne L’Attimo Fuggente? Proprio per questo probabilmente. Perché parliamo di una figura che idealmente aiuta a scrollarsi via di dosso il peso di una società spesso oppressa e repressa. Qual è l’essenza della vita? Ascoltare e vivere liberamente i propri moti interiori.

Walt Whitman e la libertà di vivere

L'attimo fuggente, perchè amiamo il professore Keating, Robin Williams

In questo senso Tom Schulman, sceneggiatore de L’Attimo Fuggente, utilizza il poeta che forse più di tutti è riuscito ad esprimere, rispetto al suo contesto storico, una libertà totale dello spirito umano: stiamo parlando di Walt Whitman.

Whitman espresse tra metà e fine Ottocento negli Stati Uniti agitati da tanti tumulti sociali, e che sarebbero sfociati nella Guerra di Secessione, un istinto ed una propensione democratica, visionaria, che cercava di dare importanza alla libertà dell’essere umano che doveva essere priva di vincoli sociali stringenti.

Foglie d’erba è il titolo della sua raccolta di poesie più conosciuta, considerata una sorta di bibbia dei principi di democrazia e di libertà individuale, e la famosa O Capitano! Mio Capitano!, che diventa la base della scena più importante de L’Attimo Fuggente, è un omaggio profondo e commosso ad  Abraham Lincoln dopo la sua morte. Il presidente che abolì la schiavitù fu uno dei punti di riferimento per Whitman.

Parliamo di un poeta che sfidò anche i rigidi canoni sessuali ottocenteschi, e che riuscì ad esprimere un senso di libertà totale. Walt Whitman fu un progressista che sembrava venire da un’altra epoca (magari dagli anni Sessanta del Novecentesco, anche se si sarebbe trovato a suo agio pure negli anni Duemila) calato in un contesto in cui uomini e donne del genere erano anche difficili da concepire.

E John Keating (e in generale lo sceneggiatore Tom Schulman) prende come esempio di personaggio da far conoscere ed apprezzare ai suoi ragazzi proprio Walt Whitman, assieme, ovviamente, alle sue poesie. E Keating diventa così il Capitano da omaggiare, soprattutto nella scena finale con i ragazzi sui banchi a gridare in maniera forte e chiara quanto il loro professore, ormai al passo d’addio, sia stato una guida di vita fondamentale. Così come Lincoln lo fu per Whitman e per gli Stati Uniti che abrogarono la schiavitù a metà Ottocento.

Carpe Diem

L'attimo fuggente, perchè amiamo il professore Keating, Robin Williams

“Cogli la rosa quand’è il momento, che il tempo lo sai che vola…e lo stesso fiore che oggi sboccia domani appassirà”. Sono le parole del poeta britannico Robert Herrick che vengono citate nel film, e che rispecchiano un altro motto simbolo dell’Attimo Fuggente: carpe diem.

La locuzione latina tratta dalle Odi di Orazio invita a cogliere il momento, e John Keating stimola i suoi studenti sin dall’inizio a non rimpiangere una vita che non è mai stata.

Ma se ascoltate con attenzione, li sentirete sussurrare il loro monito. Avanti, avvicinatevi. Ascoltate, lo sentite? Carpe, carpe diem, cogliete l’attimo ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita!

Questo è il motivo per cui amiamo il John Keating di Robin Williams interpretato ne L’Attimo Fuggente. Perché in un mondo frenetico, che sprona a trovare il prima possibile una collocazione sostenibile e produttiva all’interno di un sistema capitalista ultra-performante, è raro trovare qualcuno che spinga a scegliere la propria strada, senza seguire vincoli sociali, esigenze del mercato, migliori guadagni economici.

John Keating è una figura che sprona a cercare dentro sé stessi la propria attitudine, ed a far capire che la vita non appartiene a modelli sociali, economici ed a dinastie di famiglia, ma solo a sé stessi ed a ciò che si è propensi a voler fare nel mondo.

John Keating è una figura che sprona a cercare dentro sé stessi la propria attitudine, ed a far capire che la vita non appartiene a modelli sociali, economici ed a dinastie di famiglia, ma solo a sé stessi ed a ciò che si è propensi a voler fare nel mondo.

Tra il 1914 ed il 1915 Edgar Lee Master pubblicò L’Antologia di Spoon River, in cui ogni cittadino dell’immaginaria città raccontava con un epitaffio tutta la propria vita. Tra questi vi è quello di George Gray, una persona che ha vissuto la propria esistenza ritraendosi dalle opportunità, perché colto continuamente dalla paura. Ecco, John Keating è una figura della cultura popolare che sprona a fare il contrario, e non poteva esserci interprete migliore di Robin Williams per vestirne i panni.

Perché da Ms. Doubtfire a Patch Adams la gran parte dei ruoli di Robin Williams hanno un filo comune: sembrano essere una sorta di guida esistenziale per trovare pace e senso alla propria vita. Purtroppo l’esistenza di Robin Williams si è conclusa tragicamente, ma i suoi film insegnano e spingono continuamente a rispettare sé stessi ed a stimolare gli altri, per dare un vero senso a ciò che abbiamo attorno.

Quindi perché amiamo il professore Keating de L’Attimo Fuggente? Perché è una guida costante a ciò che deve essere la nostra esistenza: siamo padroni di noi stessi e del nostro destino, e dobbiamo rendere unico e irripetibile il nostro percorso.

Oh me, oh vita! Domande come queste mi perseguitano, infiniti cortei d’infedeli, città gremite di stolti, che vi è di nuovo in tutto questo, oh me, oh vita! Risposta. Che tu sei qui, che la vita esiste e l’identità. Che il potente spettacolo continui, e che tu puoi contribuire con un verso. Quale sarà il tuo verso?

Grazie Robin. Grazie professor Keating.

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