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Dipingere miniature: le tecniche avanzate

©FauxHammer – fauxhammer.com

Per dipingere miniature ad un livello superiore usando queste tecniche avanzate occorre innanzitutto decidere quanto superiore. Aggiungere qualche punto luce può essere relativamente semplice, mentre realizzare una sfumatura perfetta tra un punto in ombra ed uno esposto alla luce richiederà parecchio allenamento.

Riprendiamo il modello che ho usato come esempio nello scorso articolo, che chiameremo Steve.

Tabletop quality

Steve è un picchiere alto elfo del set in plastica dell’ormai defunto Warhammer Fantasy, sesta edizione. Si parla ormai del lontano 2000.

La miniatura ha i punti in recesso più scuri ed i contorni ben definiti grazie alle lavature che gli sono state applicate, ma nel complesso appare un po’ cupa.

Le tecniche che vedremo adesso servono a ridare luminosità alla miniatura, schiarendo i punti più in rilievo come se fossero colpiti dalla luce.

La pittura realistica, anche su tela, si basa in primis sulla corretta riproduzione delle luci e delle ombre, se l’argomento ti interessa  questo libro è molto interessante:

Pennello asciutto o Dry Brushing

Il Dry Brushing è una tecnica molto semplice e veloce da eseguire ed è il metodo migliore da utilizzare su superfici molto texturizzate come pellicce, scaglie o armature ad anelli. È molto probabile che qualsiasi miniatura abbia almeno una zona su cui il pennello asciutto è la scelta più conveniente. Addirittura alcuni modelli, come veicoli militari o elementi scenici raffiguranti edifici o rovine, possono essere dipinti utilizzando solo questa tecnica con risultati eccellenti.

DryBrushing1

Su questi modelli ho utilizzato il Dry Brushing sul pennacchio e sulla pelliccia, superfici molto texturizzate per cui questa tecnica è l’ideale.

Il pennello asciutto può essere utilizzato anche su altre parti, come le vesti, ma in generale i risultati sono inferiori rispetto alla lumeggiatura (che vedremo più avanti), con l’unico vantaggio rispetto a quest’ultima di essere molto più veloce.

C’è da dire che, se non sei interessato ai dettagli e vuoi dipingere un intero esercito velocemente, potresti anche pensare di pitturare tutti i modelli utilizzando soltanto questa tecnica. Il risultato sarebbe particolare, vedi ad esempio l’immagine seguente: il personaggio ha assunto le sembianze di una statua di pietra, ma la luce è nei punti giusti e il risultato è di fatto piacevole, cosa non da poco considerando che per realizzarlo possono esserci voluti dai 15 ai 20 minuti soltanto.

DryBrushing2

©FauxHammer – fauxhammer.com

Per dipingere a pennello asciutto prendi un pennello a punta larga e piatta, (non quello a punta fine che usi in tutte le altre occasioni, questa tecnica lo distruggerebbe) ed intingilo in un colore più chiaro rispetto al colore base della zona interessata. Adesso strofinalo su di un tovagliolo asciutto in modo da rimuovere la maggior parte del colore: arriverai ad un punto in cui il pennello non lascia praticamente più alcun segno sul tovagliolo. In realtà c’è ancora molta vernice annidata tra le setole che si depositerà sulle parti più in rilievo della miniatura. Strofina il pennello sulla miniatura rapidamente e sempre nello stesso verso, ad esempio dall’alto verso il basso (da dove arriva la luce!), per un risultato ottimale.

Il Dry Brushing è una tecnica poco controllabile, con cui andrai quasi certamente a sporcare parti che non ti interessano. Utilizzala quindi subito dopo la lavatura e correggi gli errori prima di procedere.

 

Steve_DryBrush

All’armatura di Steve è stata data una leggera passata a pennello asciutto con una vernice metallizzata chiara

Lumeggiatura o Layering

Le tecniche viste finora sono piuttosto standardizzate, hanno regole precise e possono essere facilmente utilizzate anche da pittori alle prime armi. La lumeggiatura invece richiede pazienza, pratica e una certa sensibilità: entra in gioco il lato artistico dell’hobby ed è qui che si distingue una miniatura in Tabletop Quality da un pezzo da esposizione.

Lumeggiare consiste sostanzialmente nell’applicare sul colore base strati di colore progressivamente più chiari sulle parti in rilievo. Ad ogni passaggio dovrai applicare un colore sempre più chiaro su una zona sempre più ristretta: in questo modo tutti gli strati dovrebbero rimanere visibili per formare una transizione tra le parti in recesso più scure (in ombra) e quelle in rilievo più chiare, dove impatta la luce. Più strati utilizzi più la transizione apparirà omogenea, se osservata da una certa distanza. La diluizione dei colori è critica in questa fase perché aiuta a rendere più omogenea la transizione e, dato che applicherai diversi strati di colore, eviterà che si formino antiestetici grumi.

Layering1

Sulle briglie e sulla pelle del cavallo ci sono in totale 4 toni: colore base, lavatura e 2 lumeggiature.

Quanti livelli applicare dipende dal risultato che vuoi ottenere e dal tempo che intendi dedicarci. In generale ad ogni livello aggiuntivo aumentano manualità, precisione e tempo richiesti, per cui procedi per gradi e trova il compromesso che più ti soddisfa. Tieni anche in considerazione che ogni livello aggiuntivo è una boccetta di colore in più da acquistare, se non vuoi dover realizzare il giusto mix ogni volta con tutte le difficoltà del caso.

Personalmente mi limito a 2 lumeggiature, salendo a 3 o 4 solo in caso di modelli a cui tengo particolarmente.

Steve_Layer

Anche il vestito di Steve è stato sottoposto a 2 lumeggiature.

Edge Highlighting

Le zone da lumeggiare differiscono da modello a modello, ma si può estrapolare una utile regola generale: schiarire il bordo e gli spigoli di un oggetto darà, nella maggior parte dei casi, un ottimo risultato. Questa regola si merita il nome proprio di Edge Highlighting perché è il modo migliore di dipingere quella che forse è la miniatura più iconica di tutte: gli Space Marines di Warhammer 40.000.

Difficilmente si superano i due livelli di lumeggiatura, dato che lo spazio interessato è così esiguo da rendere difficile andare oltre. Di solito si utilizza un colore per lumeggiare l’intera lunghezza del bordo e uno più chiaro limitatamente ad angoli e spigoli.

Lumeggiatura bordo 2

La forma spigolosa della Mark X Tacticus Power Armour degli Space Marines è l’ideale per la lumeggiatura sui bordi.

Steve_Finito

Una singola lumeggiatura sull’orlo blu dell’armatura ed i dettagli finali completano il lavoro.

Wet Blending e Glazing

Wet Blending e Glazing mirano a dipingere sfumature sulle miniature con una transizione perfettamente omogenea, mentre la lumeggiatura vista finora restituisce l’effetto di una sfumatura solo quando il modello è osservato da una certa distanza. Qui si fa veramente sul serio: sono tecniche che richiedono molta pratica e sangue freddo, inoltre si andrà a pasticciare direttamente sulla miniatura, col rischio di fare un disastro.

Ecco in breve di cosa si tratta:

Nel Wet Blending si applica un colore su una certa zona dopodiché, molto rapidamente prima che si asciughi, si applica un colore diverso su una zona adiacente. A questo punto bisogna mescolare i due colori nel punto in cui si incontrano, andando a realizzare la transizione direttamente sul modello. Il risultato dipenderà, oltre che dalla tua bravura, anche dai due colori scelti: alcune combinazioni si prestano meglio a questa tecnica, altre risulteranno più ostiche.

Per eseguire il Glazing si comincia dipingendo la zona scelta di un unico colore e lasciando asciugare. Il secondo colore viene invece diluito a tal punto da essere quasi impercettibile e viene applicato dapprima sull’intera zona, poi via via su una zona sempre più ristretta, lasciando asciugare tra una mano e l’altra. Ipotizza di dare 10 mani: alla fine avrai una zona che le ha ricevute tutte e 10, dove il secondo colore apparirà puro, una zona accanto che ne ha ricevute 9, una 8 e così via fino ad arrivare dall’altro lato dove è stata data una sola mano ed è ancora presente il colore base. Questa è indubbiamente la tecnica più lenta, ma se eseguita bene i risultati sono eccezionali.

Nota: per ottenere un buon Glazing è meglio diluire con un diluente acrilico invece che con semplice acqua.

Non preoccuparti, se sei interessato a queste tecniche YouTube offre molti tutorial a riguardo.

Padroneggiando Layering, Wet Blending e Glazing si possono ottenere risultati incredibili, come quelli nelle prossime immagini.

Una curiosità: osservando attentamente queste immagini noterai che le parti metalliche non sono state dipinte con vernici metallizzate: l’effetto è stato reso utilizzando colori normali, applicando luci, riflessi e ombre nei punti giusti e sfumando con Glazing o Wet Blending. Questa tecnica, molto di moda oggi, viene chiamata NMM (acronimo di Non Metallic Metal) e vuole riprodurre il modo in cui per secoli si è dipinto un oggetto metallico, prima che le vernici metallizzate venissero inventate.

Caravaggio

Caravaggio con un po’ di bianco nei punti giusti fa credere al tuo cervello di essere davanti ad un oggetto di metallo.

Per oggi è tutto. Mi raccomando, se vuoi provare alcune di queste tecniche procedi per gradi e non ti scoraggiare se non riesci al primo tentativo. Un consiglio: non fissarti su una miniatura, non sarà mai perfetta, ad un certo punto considerala finita e non metterci più mano. Sarà interessante rivederla dopo qualche tempo e renderti conto dei progressi che hai fatto.

Nel prossimo articolo vedremo in dettaglio l’attrezzatura: cosa offre il mercato, gli utensili indispensabili e quelli più particolari. Resta sintonizzato!

Questo articolo è parte di una serie: Dipingere Miniature

Dipingere miniature: l’attrezzatura
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