Il popolare Apex Legends – il battle royale ‘anti-Fortnite’ di Respawn Eternatinment – nella giornata di ieri è stato vittima di un insolito ma devastante attacco hacker. I disservizi sono durati diverse ore: i giocatori non potevano accedere al matchmaking, né a nessuna delle modalità di gioco di Apex. La confusione trai giocatori si è diffusa rapidamente: in molti, in assenza di comunicazioni ufficiali, temevano di essere stati bannati dal gioco. Ma nulla di tutto ciò.

L’attacco hacker, distruttivo e indubbiamente illegale, non ha compromesso i dati degli utenti, spiega la stessa Electronic Arts. Gli hacker volevano catturare l’attenzione degli sviluppatori. Una supplica per salvare un altro importante franchise del publisher, ossia Titanfall.

Accedendo al gioco, gli utenti venivano accolti da un insolito ma lapidario messaggio: “SAVETITANFALL.COM, TF1 is hacker, so is Apex”. Primo capitolo di un franchise amato dalla critica e dal pubblico — ma diventato sempre più di nicchia nel corso degli anni, Titanfall  avrebbe un grave problema con gli hacker dal 2019, al punto che in diverse occasioni risulterebbe quasi impossibile da giocare.

Attaccando il gioco di maggior successo di Respawn Entertainment, gli hacker speravano di sensibilizzare il pubblico e i developer, portando finalmente ad una risoluzione dei tanti problemi che da anni affliggono Titanfall.

Nel frattempo, il publisher ha ripreso il controllo del suo gioco e mentre scriviamo Apex Legends risulta perfettamente giocabile.