Un nuovo scandalo recentemente emerso riprende alcuni dei fatti di Boy Scouts of America esposti negli scorsi anni. L’azienda si è infatti trovata in diversi tumulti legali a causa di un’enorme mole di segnalazioni a causa di presunti abusi verso dei membri della società.
Come confermato, Boy Scouts of America ha raggiunto un accordo di 850 milioni di dollari come risarcimento verso oltre 60 mila persone che hanno denunciato abusi e molestie sessuali. Si tratta di una questione particolarmente spinosa, che seppur chiacchierata in queste ore affonda le sue radici nel passato.
L’azienda opera nel settore da decine di anni, addirittura più di un secolo, e le prime denunce sono arrivate infatti già negli anni ‘30. Queste sono aumentate esponenzialmente nel corso degli anni, con un picco proprio a novembre dello scorso anno a causa di decine di migliaia di ex scout che hanno segnalato degli eventi accaduti.
Alcuni stati americani hanno infatti al tempo variato le proprie leggi per permettere alle vittime di abusi di esporre denuncia a distanza di moltissimi anni, creando quindi un “sovraffollamento” delle denunce, che ha colto in contropiede la società dedita al mondo dei boy scout.
Lo scorso anno questa si era preoccupata di creare un fondo per il risarcimento in seguito alle denunce, chiedendo anche l’amministrazione straordinaria per sopravvivere dopo l’enorme uscita di denaro a causa delle segnalazioni e continuare a operare nel settore.
Nel 2012 il Los Angeles Time presentò una pubblicazione di oltre 20mila pagine di documenti, una serie di lettere, segnalazioni e rapporti su abusi e molestie, nei quali si parlava dei cosiddetti “volontari non qualificati” che avrebbero commesso i suddetti crimini. Sembra che – nel possibile – la situazione si sia ormai avviata verso una risoluzione, in quanto l’azienda dovrà riuscire a risarcire le oltre 60 mila vittime confermate dal tribunale.
Potrebbe interessarti anche: