Circa quattro mesi fa, gli sviluppatori di Cyberpunk 2077 e della fortunata saga di The Witcher, i CD Projekt RED, erano stati colpiti da un imponente furto di dati. Ora, il team di sviluppo aggiorna sulla situazione, lasciando a intendere che i dati di dipendenti ed ex-dipendenti siano oramai a disposizione della Rete, per non parlare delle informazioni di sviluppo di alcuni loro videogame.

Per quanto è dato sapere, gli hacker erano entrati all’epoca in contatto con l’azienda in questione. Trovandola ostile all’idea di dover cedere a un riscatto, i cybercriminali hanno deciso di mettere all’asta il pacchetto digitale, consegnandolo poi a un offerente ignoto, ma molto motivato.

Non abbiamo mai scoperto chi potesse esservi dietro a quell’acquisto, però sappiamo grosso modo cosa aveva acquistato: i codici sorgente di Cyberpunk 2077, The Witcher 3 e Gwent. Non è chiaro se il compratore abbia anche ottenuto le generalità degli addetti ai lavori.

Abbiamo ottenuto nuove informazioni riguardanti alla fuga di dati e ora abbiamo motivo di credere che i dati interni ottenuti illegalmente durante l’attacco stiano attualmente circolando sulla Rete.

Non siamo ancora in grado di confermare i contenuti esatti dei dati in questione, tuttavia crediamo che possano includere i dettagli dei nostri dipendenti, presenti e passati, e dei collaboratori esterni, in aggiunta è probabile che includano i dati relativi ai nostri giochi. Non possiamo confermare se i dati in questione siano o meno stati manipolati o manomessi a seguito dell’attacco,

ha scritto CD Projekt RED.

Ci sono motivi per credere che il furto di dati sia stato motivato, oltre da un fattore economico, anche dalla frustrazione nei confronti di come lo studio abbia gestito il lancio di Cyberpunk 2077. Dopo anni passati a sostenere di volerlo mettere sul mercato “quando sarà pronto”, il prodotto è stato lanciato in uno stato più che imperfetto, infrangendo le speranze di molti gamer che speravano che CD Projekt RED non incappasse nei malcostumi delle aziende più commerciali.

Non a caso, pare che gli hacker abbiano fatto trapelare anche una videoraccolta di alcuni dei bug più esilaranti in cui gli sviluppatori erano incappati durante i loro test interni, clip che i programmatori polacchi si erano ben guardati dal diffondere, visti i problemi della loro creatura.

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